Torre dei Lamberti

Monumenti
  • 045 9273027
  • Lun 11.00 - 19.00
    Mar 11.00 - 19.00
    Mer 11.00 - 19.00
    Gio 11.00 - 19.00
    Ven 11.00 - 19.00
    Sab 11.00 - 19.00
    Dom 11.00 - 19.00

Descrizione

La Torre dei Lamberti è una torre medioevale di Verona, alta 84 metri, che svetta da piazza Erbe, l'antico Foro romano, nel centro storico della città. Detiene il primato di edificio più alto della città di Verona, seguita dal bianco campanile del Duomo, alto 74,9 metri.

LE ORIGINI

La torre fu voluta dalla potente famiglia Lamberti, che iniziò a farla costruire nell'secolo XI. A quell'epoca risale la parte più bassa in conci di cotto e tufo. Nel 1140, in piena età comunale, fu eletta a torre civica e venne installata la prima campana, di cui non si sa nulla. Nel 1272 gli statuti stabilirono che, oltre alla campana dell'Arengo (Rengo), ve ne fosse anche un'altra, la Marangona (del falegname), per segnalare l'inizio e la fine delle attività lavorative.

NEL TRECENTO

Nel 1311 fu rifusa una campana ed un'altra aggiunta, denominata Consolata. Nel 1394 toccò a Gianfrancesco da Legnago rifare il Rengo, il quale era allora usato anche per scandire le esecuzioni delle condanne capitali, gli allarmi, i segnali di incendio, il raduno della milizia e l'arrivo di una pestilenza. Erano presenti dei campanari, aventi anche la funzione di custodi, guardie carcerarie e vedette. Erano male stipendiati, ma alloggiavano gratuitamente nella torre ed erano esenti da tasse e da obblighi militari.

EPOCA VENEZIANA

Nel maggio del 1403 un fulmine abbatté la cima della torre e solo nel 1448 iniziarono i lavori di restauro e di innalzamento. che durarono sino al 1464. Nel 1452 all'Archicampanista Gasparino da Vicenza fu assegnata la rifusione delle campane Marangona e Rengo. Nel 1464 si conclusero i lavori di innalzamento, completati in stile gotico. Nel 1471 la Marangona fu nuovamente rifatta poiché si incrinò. 

Nel 1521 i Bonaventurini rifecero il Rengo, che fu dagli stessi rifuso nel 1557, ottenendo quello che ancora oggi squilla sulla torre, all'interno della cella ottagonale. Nel 1597 la dinastia Da Levo rifuse la Marangona, come ricorda il maestro Gardoni "in sagoma gotica". 

NEL SETTECENTO

Nel 1779 il celebre fonditore Giuseppe Ruffini preparò una campanella delle ore in Si (in accordo di ottava col Rengo) ed un'altra, detta Rabbiosa per completare l'accordo. Nel 1798 il conte Giovanni Sagramoso a collocare, a sue spese, l'orologio, in sostituzione di quello della vicina Torre del Gardello, il quale aveva smesso di funzionare da tempo.

DALL'OTTOCENTO A OGGI

Nel 1833 il Cavaliere Giovanni Cavadini, direttore di una fonderia di campane rivale di quella del fratello Francesco, rifuse Marangona, Rabbiosa e Bajona ottenendo il complesso attuale così composto: 

  • Rengo: nota Si bemolle 2, diametro 184 cm, peso 4215 kg. Fusa dai Bonaventurini nel 1557. è una delle migliori campane Rinascimento sia dal punto di vista acustico che decorativo, oltreché una rarità per epoca e dimensioni.
  • Marangona: nota Re3, diametro 130 cm, peso 1300 kg. Ottima e ricca fusione di Giovanni Cavadini del 1833. Si tratta di una delle migliori realizzazioni del periodo e, senza dubbio, la migliore di questo fonditore.
  • Bajona: nota Fa3, diametro 108 cm, peso 750 kg. Fusa con la Marangona.
  • Campanello: nota Si bemolle 3, diametro 82 cm, peso 330 kg. Fusa dal Ruffini nel 1779. Era usata come segnale orario.

L'insieme forma un accordo armonico fondamentale di quattro bronzi a salto (Sib2-Re3-Fa3-Sib3), come era d'uso in epoca barocca.

La torre è oggi aperta al pubblico e si può salire nelle celle campanarie grazie alle scale o all'ascensore, godendo così della vista panoramica della città.


Fonte: Wikipedia

Inserito da: Tourist Office
Via della Costa, 1
37121 Verona