Teatro Regio

Teatri

Descrizione

Il Teatro Regio di Torino è il teatro lirico della città di Torino, nonché uno dei più grandi ed importanti d'Italia, ed uno dei teatri italiani più rilevanti nel panorama europeo ed internazionale. Costruito nel 1740, è stato distrutto da un incendio nel 1936 e ricostruito nel 1973; della costruzione originale rimane la facciata, attualmente parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude iscritto alla Lista del Patrimonio dell'Umanità dal 1997.

L'intento venne però perfezionato solo qualche anno più tardi da Carlo Emanuele III (incoronato re nel 1730) il quale, in seguito alla morte di Juvarra, scelse di affidare il progetto all'architetto Benedetto Alfieri con la richiesta di progettare un teatro di grande prestigio. Il «Regio Teatro» di Torino, edificato nel tempo record di due anni, venne inaugurato il 26 dicembre 1740 con l'Arsace di Francesco Feo diretta da Giovanni Battista Somis con Giovanni Carestini ed Angelo Amorevoli, diventando subito un punto di riferimento internazionale per la capienza – circa 2.500 posti tra platea e cinque ordini di palchetti –, le magnifiche decorazioni della sala fra le quali spiccava la volta dipinta da Sebastiano Galeotti, gli imponenti scenari e le attrezzature tecniche, nonché la qualità delle rappresentazioni. 

Nel clima moralizzatore degli anni repubblicani è abolito il gioco d'azzardo e viene proibito l'ingaggio dei castrati (che torneranno in epoca imperiale). In repertorio continuano a esserci opere italiane, con libretti rimaneggiati più o meno superficialmente in senso giacobino. 

Nella notte tra l'8 e il 9 febbraio 1936 il Teatro viene distrutto da un violento incendio: saranno necessari quasi quarant'anni per la sua ricostruzione. Della vecchia struttura si sono salvati pochi cimeli, tra i quali un antico caminetto in marmo ricollocato in una sala del nuovo teatro.

Il nuovo Teatro Regio viene inaugurato dal presidente della Repubblica dell'epoca, Giovanni Leone, il 10 aprile 1973 con l'opera di Giuseppe Verdi I vespri siciliani, per la regia di Maria Callas e Giuseppe Di Stefano. Per una fatalità del destino, Mollino muore il 27 agosto dello stesso anno.

Tra il 1995 e il 1996 la sala subisce un importante intervento di restauro acustico e funzionale e di messa a norma, sotto la guida di Roberto Gabetti, Aimaro Isola e Flavio Bruna per l'architettura, e dello studio Müller BBM per l'acustica. Con l'occasione, sono sostituiti i materiali dei rivestimenti ed è aumentata la profondità della fossa dell'orchestra.

Va tuttavia sottolineato che il restauro del '96 permise un grande miglioramento dell'acustica della sala (che negli anni fu oggetto di aspre critiche e di lamentele da parte degli artisti succedutisi sul palco del Regio), perlopiù grazie alla sostituzione delle moquettes e proprio al nuovo criticatissimo boccascena. Contemporaneamente si aggiornarono anche le dotazioni tecnologiche e tutti gli impianti furono messi a norma di legge. L'aver almeno in parte snaturato il disegno molliniano della sala permise tuttavia quindi di disporre, anche 40 anni dall'inaugurazione, di uno dei teatri più versatili e tecnologicamente avanzati d'Europa.

Nel 2013 l'album Verdi di Anna Netrebko con l'Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Gianandrea Noseda per la Deutsche Grammophon è arrivato in prima posizione per due settimane in Austria e sesta in Germania.

Fonte: Wikipedia

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