Ossario di Custoza
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Descrizione
L'Ossario di Custoza è un edificio situato a Custoza, frazione di Sommacampagna.
Voluto da don Gaetano Pivatelli (1832-1900), parroco del paese, venne inaugurato da Amedeo di Savoia duca d'Aosta il 24 giugno del 1879 per raccogliere le ossa dei soldati italiani e austriaci morti durante le guerre d'indipendenza del 1848 e del 1866.
Al fine di approntarne il progetto nel 1877 fu indetto un concorso nazionale, cui aderirono una sessantina di ingegneri ed architetti che presentarono 82 progetti. Il lavoro venne infine commissionato a Giacomo Franco, architetto di Verona, e l'opera fu inaugurata tredici anni dopo la seconda battaglia di Custoza.
Si presenta come una torre di quasi 40 metri. La base, larga circa 10 metri, è un piccolo tempio a base ottagonale con quattro grandi scalinate; la parte superiore è costituita da un obelisco, alto circa 17 metri e composto da pietra tufacea del monte Ongarine, al cui interno vi è la scala che porta alla sommità, dove si trova una loggia protetta da una balaustra di marmo.
Nella cripta sottostante l'altare del tempio furono poste le spoglie dei caduti delle due battaglie combattute a Custoza. Complessivamente il conte Carlo Gazola, a cui era stata affidata l'esumazione dei corpi dei caduti e che si era occupato dell'allestimento dell'ossario, aveva riesumato i resti di 1.894 caduti. In particolare i crani dei soldati sono disposti su balaustre lapidee senza protezione sia sui muri perimetrali che attorno alla struttura centrale.