Duomo di Schio

Chiese

Descrizione

Il duomo di San Pietro di Schio è l'edificio sacro più importante di Schio; si trova in pieno centro cittadino affacciandosi sulla piazza intitolata ad Alessandro Rossi. Il duomo di San Pietro prende origine nel decimo secolo probabilmente ad opera dei benedettini. La primitiva piccola cappella - sorta forse sulle rovine di una torre di guardia longobarda - passò successivamente al monastero di San Pietro di Vicenza - assieme alla chiesa principale della val Leogra, cioè la pieve di Pievebelvicino - da ciò probabilmente deriva anche la dedica della chiesa. La chiesa scledense a partire dal XIII secolo ospitò l'archipresbyter della pieve in maniera stabile, anche se i riti battesimali di Pasqua e Pentecoste fossero ancora celebrati presso l'antica chiesa matrice di Santa Maria di Belvicino. Attorno alla metà del Quattrocento l'edificio venne completamente ricostruito, diventando sede pievana in maniera definitiva. Venne riedificato nuovamente tra il 1747 ed il 1879 nelle forme che ancora oggi vediamo. La chiesa di San Pietro a partire dal 1634 e fino al 1866 venne dichiarata collegiata. Dal 1702 la chiesa custodisce le reliquie di Santa Felicissima, divenuta compatrona di Schio. Fino al 1932 quella di San Pietro è stata l'unica parrocchia del centro urbano di Schio; è inoltre sede del vicariato di Schio. Il duomo di Schio si eleva sulla sommità del colle Gorzone, un piccolo sperone roccioso, l'ultimo tratto della lingua di terra che si incunea nel centro cittadino, formando anche le propaggini del colle del castello e dei cappuccini. L'attuale aspetto del duomo, dalle forme neoclassiche, è il risultato di numerosi interventi eseguiti tra il 1747 ed il 1879. Nel XVIII secolo infatti la comunità decise di ricostruire totalmente la chiesa. Il primo intervento in tal senso fu la realizzazione della nuova navata centrale, su progetto di Giovanni Miazzi; nel 1770 su disegni di don Domenico Cerato vennero edificati l'abside e la sagrestia pensili. Nel 1820 Antonio Diedo progettò la nuova facciata della chiesa aggiungendo il classico pronao e la coppia di campanili. Un ulteriore progetto di Tommaso Meduna datato 1837 aggiunse all'edificio la coppia di scalinate laterali che collegano la chiesa alla piazza sottostante, mascherando con una imponente muraglia il colle Gorzone. L'ultimo grande intervento nell'edificio si deve ad Antonio Caregaro Negrin, che su commissione di Alessandro Rossi, nel 1879 progettò per la chiesa le due piccole navate laterali e realizzò la nuova canonica. Nel 1941 si riadattò in parte l'interno su progetto dell'architetto Vincenzo Bonato. Risalgono infine agli anni duemila i complessi lavori di realizzazione dell'ascensore che collega la piazza alla soprastante chiesa.


Fonte: Wikipedia


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Via Cavour, 3
36015 Schio