Cappella Palatina
Descrizione
La Cappella Palatina è una basilica a tre navate che si trova all'interno del complesso architettonico di Palazzo dei Normanni a Palermo. L'ingresso al pubblico della chiesa è sul lato ovest del palazzo, in Piazza Indipendenza.
La chiesa è dedicata a san Pietro apostolo.
Il tempio concepito come cappella privata, in aggiunta al primitivo luogo di culto nel livello inferiore, ha una lunghezza di 33 metri e 13 di larghezza. Le absidi, secondo i canoni bizantini poste a levante, sono incastonate nell'ala rinascimentale di Palazzo dei Normanni, il corpo ecclesiale separa i maggiori cortili interni. La parete della navata destra e la loggia adiacente si affacciano sul Cortile Maqueda. La cupola e il campanile originariamente erano visibili dal Piano di Palazzo prima di essere inglobate nell'aggregato di edifici del Palazzo Reale, in seguito alle costruzioni operate dai viceré in epoca spagnola.
Edificio con impianto basilicale a tre navate separate da colonne in granito e marmo cipollino a capitelli compositi che sorreggono una struttura di archi ad ogiva. Completa la costruzione la cupola, eretta sopra la crociera del santuario - presbiterio, quest'ultima area nella fattispecie sopraelevata e recintata rispetto al piano di calpestio delle navate. La cupola, il transetto e le absidi sono interamente decorate nella parte superiore da mosaici bizantini, tra i più importanti della Sicilia, raffiguranti scene bibliche varie, gli evangelisti e il Cristo Pantocratore benedicente, l'immagine di maggiore impatto della cappella. I cicli musivi si distinguono in due epoche, la prima prettamente normanna seguita da quella borbonica:
La fase normanna si articola con le commissioni della crociera, cupola, absidi operate da Ruggero II, con Guglielmo I è eseguito il ciclo della Genesi nella navata centrale, con Guglielmo II è effettuato il ciclo delle navate laterali comprendenti la vita di San Pietro e San Paolo, pròdromo ai cicli musivi della costruenda cattedrale di Santa Maria Nuova di Monreale.
La fase borbonica più recente è motivata da recuperi, restauri e nuove realizzazioni effettuate nel 1716 (1719 data di conclusione al tempo di Filippo V riportata sulla targa dell'ottagono sulla spalliera) e dal ciclo esterno commissionato da Ferdinando III, quest'ultimo privo però dei canoni bizantini, elementi caratteristici della prima fase.
Alle pareti episodi tratti dal Vecchio e Nuovo Testamento con i cicli che spaziano dalla Creazione estrapolati dalla Genesi fino alla vita nel Giardino dell'Eden, episodi riguardanti la vita di Noè e del Diluvio universale, di Abramo, Isacco, Giacobbe fino alla nascita, vita, miracoli e Passione di Gesù. Concludono la rassegna i cicli di scene su Pietro e Paolo apostoli. Completano il panorama le raffigurazioni delle schiere di arcangeli e angeli, profeti ed evangelisti, dottori della chiesa e una lunga teoria di santi raffigurati a corpo intero o solo ritratti nei medaglioni.
L'ingresso dell'originaria cappella personale di Ruggero II, nel corso dei secoli è stato mutato, concepito oggi con due scalinate simmetriche poste su entrambi i lati del transetto.
Fonte: Wikipedia