Archivio di Stato di Palermo

Monumenti

Descrizione

L’Archivio di Stato di Palermo, istituito con la denominazione di “Grande Archivio” dalla legge organica del 1 agosto 1843, trova origine nel regio dispaccio dell’ 11 febbraio 1814, auspicato dal Parlamento del 1812, che istituiva un Archivio Generale per raccogliere le scritture prodotte dagli organi prima del Regno di Sicilia (sotto le dinastie normanna, sveva, angioina e aragonese), poi, dal 1412, del Viceregno ed infine, dal 1816, della Luogotenenza del Regno di Napoli. L’Archivio di Stato di Palermo ha il compito di conservare, far conoscere, valorizzare e sorvegliare gli archivi

degli uffici dello Stato non più occorrenti alla trattazione ordinaria ovvero gli archivi ed i documenti che, a qualsiasi titolo, siano pervenuti nelle disponibilità dello Stato. In quanto beni culturali essi sono elementi del patrimonio culturale. L’Archivio di Stato, oltre agli archivi degli organi preunitari e di quelli degli organi periferici territoriali dello Stato, conserva altresì: 

  • gli archivi notarili sino alla prima metà del XIX secolo
  • gli archivi delle corporazioni religiose soppresse nel 1866
  • gli archivi privati di famiglie nobili o notabili siciliane

Dal 1975 l’Archivio di Stato di Palermo è organo periferico del Ministero per i beni e le attività culturali

LE SEDI

  • La sede “Catena” dell’Archivio di Stato di Palermo è ubicata nei locali dell’ ex convento dei Padri Teatini, costruito nel primo Seicento, accanto alla chiesa quattrocentesca di Santa Maria della Catena.
  • La sede “Gancia” si trova poco distante, nell’ex convento francescano di Santa Maria degli Angeli, detto della Gancia, anch’esso contiguo all’omonima chiesa risalente al XV secolo.
  • Dall’Archivio di Stato di Palermo dipende la Sezione dell’Archivio di Stato di Termini Imerese.
Inserito da: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Via Vittorio Emanuele , 31
90133 Palermo