Santuario Madonna delle Grazie
Descrizione
Dal libro di Giovanni De Carlis su “Santuari Mariani legati alla storia dei Sordomuti” cita nel 1971: A Villafranca, un paese agricolo con più di 8000 abitanti, esiste sin dall’anno 1500 un Santuario eretto sul posto, ove la Vergine apparve a una piccola sordomuta e la guarì. Le celebrazioni che avvengono alla prima Domenica di Agosto si protraggono per due giorni.
“…Il Santuario di Santa Maria delle Grazie sorge lungo una via comunale (Via Madonna n.17) ed è, nella sua espressione architettonica, di linee molto semplici ed eleganti. Sull’abside una larga finestra sormontata da un arco costituisce un’edicola che permette di vedere la cripta dall’esterno. All’interno una serie di altari e la volta del presbiterio a dodici spicchi reca affreschi degli apostoli. Continuando lungo le pareti ai lati dell’altare maggiore altri affreschi sicuramente del primo 500 fatti per narrare l’apparizione che hanno dato origine al Santuario. Sopra il piccolo altare antico a cui si accede dal retro dell’altare maggiore è conservata la statuetta di marmo della Madonna che, secondo la tradizione, fu rinvenuta prodigiosamente nel luogo dove sorge il Santuario.
Il fatto prodigioso è narrato in un documento del 1479 con la cessione del luogo consacrato da parte del Vescovo di Padova ai frati mendicanti della congregazione di S. Girolamo da Fiesole. Fu loro affidata la costruzione del santuario ma non riuscirono a portare a compimento l’opera che fu ultimata grazie all’intervento di padre Paolo Zabarella, nobile padovano, priore del convento degli Eremitani di Padova. Il parroco di Villafranca firmò l’atto di cessione della chiesa di S. Maria delle Grazie in favore di P. Paolo Zabarella l’11 maggio del 1503. Dopo numerose vicissitudini legate alla reggenza e competenza del Santuario e della Chiesa di S. Cecilia, l’edificio fu definitivamente affidato alla Parrocchia di S. Cecilia che fu confermata anche sede parrocchiale. Ancora oggi il Santuario è meta costante di numerosi pellegrini che giungono a visitare la Chiesa ed assistere ai suoi riti anche da molto lontano..”.
Fonte: