Opere della Grande Guerra
Descrizione
I colli su cui sorsero importanti postazioni, oltre a Col Ciampon, furono Col Tagliardo (m 930), Col delle Rive (m 959) Col Pelos (m 870) e Col Piccolo (m 1038). Essi, sistemati com’erano su una morena longitudinale rispetto alla valle, controllavano gli accessi da nord e disponevano di batterie campali, servite da strade che si snodavano a ridosso delle posizioni stesse e che confluivano nell’unica rotabile esistente, la Pelos-Vigo-Laggio, situata pure essa sul rovescio.
Tali impianti consistevano in costruzioni da campo, con fronte diritta, provvista di traverse, lunga circa 35 metri, con gola aperta e fianchi corti, di 8 metri ciascuno, per la difesa della fanteria. L’accesso dalla parte sud era impedito da un recinto a palizzata, il cui perimetro superava i 50 metri e l’armamento previsto in caso di guerra era costituito da 4 cannoni da campo.
Sul piccolo pianoro di Col Ciampon sono ancora riconoscibili le piazzole per i cannoni da 75, il deposito delle granate, i due ricoveri per il parco fotoelettrico e le difese accessorie.
La postazione, a pochi metri dallo strapiombante orlo occidentale della terrazza, con il suo orientamento verso ovest, evidenziava chiaramente la funzione per cui l’opera era stata concepita, tenere cioè sotto tiro diretto di 2 cannoni da campo il passaggio sottostante attraverso la stretta ed agire in collegamento ottico colle più basse batterie dei colli di Vigo.
Sul lato destro della spianata il sentiero continua e dopo 20 minuti giunge alla chiesetta di S. Daniele (m 1197), dalla quale la vista spazia sull’Oltrepiave e sul Centro Cadore. Da qui si può raggiungere pure, per sentiero non facile, la sommità di Col de Poeca (m 1406), sulla quale fu costruito il pilone intermedio della grande teleferica che collegava la piana di Cialea con il forte di M. Tudaio.