Cattedrale di Sant'Eusebio
Descrizione
La cattedrale di Sant'Eusebio è la principale chiesa di Vercelli e sede dell'arcidiocesi omonima. Il Duomo che oggi vediamo non è l'antico e sicuramente più suggestivo tempio eusebiano, ma una costruzione la cui nascita e sviluppo avvenne in tempi più vicini a noi.La fondazione di una primitiva e modesta chiesa risalirebbe a sant'Eusebio che la volle costruire fuori dalle mura della città. Tra il V e il VI secolo fu riedificata una basilica paleocristiana che giunse integra fino alla fine del 1570 quando se ne iniziò la demolizione. Unico superstite della antica basilica è il possente campanile eretto nel XII secolo che domina e tutela la meno vetusta composizione architettonica. Nel XII secolo, epoca a cui risale l'attuale campanile, la cattedrale aveva cinque navate divise da colonne con transetto, ed era preceduta da un ampio portico; l'abside era decorata a mosaico, e nel presbiterio era collocato l'ambone scolpito da Benedetto Antelami. Nella seconda metà del XVI secolo il valsoldese Pellegrino Tibaldi, su committenza del vescovo locale, ristrutturò l'edificio, distruggendo ciò che rimaneva della chiesa medievale, ossia il coro ed il presbiterio; anche l'impianto basilicale fu ridefinito con l'edificazione di cappelle laterali, e di nuove navate, terminate solo nel XVIII secolo, secolo in cui furono costruiti anche l'atrio e l'attuale facciata. In una cappella della navata destra della cattedrale (cappella del beato Amedeo) sono sepolti alcuni illustri esponenti di Casa Savoia: il duca Amedeo IX che fu anche beato, Carlo I, Carlo II, la duchessa Jolanda e Vittorio Amedeo I.