Palazzo Fortuny

Musei

Descrizione

Costruito per iniziativa di Benedetto Pesaro a partire dalla metà del Quattrocento l’edificio, ampliato e trasformato nel corso dei secoli, si presenta con l’imponenza della sua vasta mole con una facciata verso il rio di Ca’ Michiel e con una più estesa, e tra le più complesse del gotico veneziano, sul campo di San Beneto. 

Il palazzo vanta alcune soluzioni architettoniche di rilevante pregio come le due eptafore del primo e del secondo piano nobile, e da un inusuale profondità delle sale passanti tra le due facciate, oltre 43 metri di lunghezza. La sua struttura è tradizionale nell’architettura veneziana. 

Sviluppato su di un edificio precedente, sorto con caratteristiche di fondaco commerciale, lungo un asse che collega l’ingresso dal canale con quello di terra, il portego , si sviluppano e si ampliano stanze e servizi. Al pian terreno sono infatti ancora visibili le tracce di quattro archi a sesto ribassato, successivamente tamponati, che in origine determinavano un effetto di interno-esterno. Anche gli interni presentano alcuni elementi architettonici particolarmente rilevanti e raffinati, come gli architravi lignei e i pilastri in marmo scolpiti del primo piano nobile. 

Nella seconda metà dell’Ottocento l’edificio venne frazionato in numerosi appartamenti con la conseguente creazione di nuove comunicazioni verticali e orizzontali per ospitare circa 350 persone di umili condizioni. È quindi in uno stato di degrado e decadenza che Mariano Fortuny Madrazo, attratto da questa bellezza architettonica, vi entrava per la prima volta nel 1898 occupando una enorme stanza posta nel sottotetto dell’edificio e stabilendovi il proprio studio. 

Dopo un primo utilizzo dedicato alle sue sperimentazioni artistiche e scenotecniche, Fortuny elesse il palazzo Pesaro-Orfei a propria dimora. Installato un piccolo laboratorio nel 1907, assieme alla sua compagna e musa ispiratrice Henriette Nigrin che sposerà nel 1924, dopo pochi anni due interi piani del palazzo vengono occupati dallo straordinario atelier per la creazione e la stampa di abiti e tessuti in seta e velluto. Mentre Mariano perfezionava i suoi studi e le sue invenzioni, Henriette con eccezionale dedizione dirigeva il laboratorio curandone la parte più difficile, quella della colorazione. Dopo la morte di Fortuny, avvenuta nel 1949 Il palazzo fu donato nel 1956 al Comune di Venezia per essere “utilizzato perpetuamente come centro di cultura in rapporto con l’arte”, com'è espressamente indicato nell’atto notarile; l’amministrazione cittadina di fatto ne ebbe pieno possesso solo nel 1965, data della morte della vedova Henriette. 

Aperto il Museo nel 1975, nonostante una serie di criminose spoliazioni degli arredi avvenute negli anni precedenti, l’originale sede museale, più una casa-museo che un museo vero e proprio, si è caratterizzata nel corso degli anni come centro di attività espositive dedicate alle arti visive, conservando però intatte  le caratteristiche di ciò che fu lo studio preferito al primo piano nobile di Mariano Fortuny. Cosi come intatta è la sua preziosa biblioteca ricchissima anch’essa di arredi, di oggetti e di preziosi volumi d’arte e di tecnica. Dalla raccolta dei dipinti, ai preziosi tessuti che rivestono interamente le pareti, alle celebri lampade, tutto è testimonianza della geniale ispirazione dell’artista tra sperimentazione e innovazione.


Fonte: Palazzo Fortuny,

Once owned by the Pesaro family, this large Gothic palazzo in Campo San Beneto, was transformed by Mariano Fortuny into his own atelier of photography, stage-design, textile-design and painting. The building retains the rooms and structures created by Fortuny, together with tapestries and collections. 

The working environment of Mariano Fortuny is represented through precious wall-hangings, paintings, and the famous lamps – all objects that testify to the artist’s inspiration and still give count of his eclectic work and of his presence on the intellectual and artistic scene at the turn of the 19th century. 

The Fortuny Museum was donated to the city in 1956 by Henriette, Mariano’s widow. The collections within the museum comprise an extensive number of pieces and materials which reflect the various fields investigated in the artist’s work. These are organised under certain specific headings: painting, light, photography, textiles and grand garments. 

This Museum combines ‘full’ spaces – for example, the first floor salone overflowing with paintings, fabrics and Fortuny’s famous lamps – with more open spaces: on the second floor, walls and windows, lighting and space recount the history of the palazzo and the atelier it housed. From here one can see into the wonderfully intact library, a kaleidoscopic ‘work in progress’ that brings together pieces by Fortuny and by contemporary artists from very different backgrounds.


Source: Fortuny Palace.

Das Museum befindet sich im gotischen Palast Pesaro degli Orfei am Campo San Beneto. Hier befand sich das Atelier von Mariano Fortuny (1871-1949): Fotografie, Malerei, Theatermalerei, Bühnenbildnerei, Stofftechniken und vielse mehr. Das Museum verwaltet die originale Einrichtung und die gesamten Sammlungen, die die Besucher auf vier Stockwerken von außergewöhnlicher Schönheit besichtigen können. Interessante Wechselausstellungen die Aufschluss über den einzigartigen Geist von Mariano Fortuny und sein eklektisches Verhältnis zu Forschung und seine Experimentierfreude geben.


Quelle: Venezia Unica.

Il a pour siège le palais gothique Pesaro degli Orfei de Campo San Beneto, et fut transformé par Mariano Fortuny (1871-1949) qui en fit son propre atelier de photographie, de décors et d’études scénotechniques, de création de tissus et de peinture : de toutes ces activités, l’édifice a conservé les décorations et les structures, les tapisseries et les collections. Avec un parcours de visite qui s’étend sur quatre étages très émouvants ; le palais accueille des expositions toujours intimement liées à l’esprit de Fortuny et à ses dispositions éclectiques à la recherche et l’expérimentation.


Source: Venezia Unica.

Tiene su sede en el palacio gótico Pesaro degli Orfei de Campo San Beneto, transformado por Mariano Fortuny (1871 - 1949) en el mismo atelier de fotografía, escenografía y técnica de escena, creación de telas, pintura: de todas estas funciones el edificio ha conservado ambientes y estructuras, tapicería, colecciones. Se puede visitar en total en cuatro pisos de gran belleza, acoge actividades expositivas siempre profundamente conectadas al espíritu de Fortuny y a sus actitudes eclécticas por la investigación y la experimentación.


Fuente: Venezia Unica.

Inserito da: Tourist Office
San Marco 3958
30124 Venezia