Chiesa di San Francesco della Vigna
Descrizione
La chiesa di San Francesco della Vigna è un edificio religioso della città di Venezia, situato in Campo San Francesco della Vigna, nel sestiere di Castello. L'attuale chiesa, cominciata da Jacopo Sansovino nel 1534, è una delle più belle chiese rinascimentali di Venezia. Costruita per i francescani, venne completata nel 1554. Fu poi affidata ad Andrea Palladio, dieci anni più tardi, la costruzione della grandiosa facciata (1564). Garanzia della nobiltà veneziana le due cappelle laterali, che divennero poi cappelle funerarie delle famiglie che avevano costituito un fondo per la sua costruzione.
Il convento, composto da due chiostri di cui il maggiore usato come cimitero, in quegli anni subì qualche restauro ma a seguito della soppressione degli ordini religiosi durante il periodo napoleonico venne trasformato in caserma. E a tale funzione venne destinato anche dopo la riammissione dei minori osservanti a Venezia nel 1836 i quali per forza di cose dovettero andare ad abitare in un secondo convento, fondato nel XV secolo da Maria Benedetta principessa di Carignano e Angela Canal per le terziarie francescane. Dopo averlo ampliato essi stessi avendo inglobato anche il Palazzo della Nunziatura finalmente nel 1866 dopo un lungo peregrinare poterono tornare nel loro antico convento (comperato dal Commissariato di Terra Santa).
Qui vennero sepolti molti nobili veneziani. Oggi nei due chiostri si svolgono esposizioni temporanee, concerti e vengono adibiti a padiglioni di alcune esposizioni della Biennale.
L'altissimo campanile a cuspide della chiesa (che ricorda molto quello di San Marco) cominciò invece ad essere costruito nel 1543; nel 1581 Bernardino Ongarin eresse la parte finale e fu obbligato a tamponare le aperture verso l'Arsenale (l'architetto fu poi posto ai piedi dell'immensa struttura); il 21 settembre 1758 l'edificio fu colpito da un fulmine e venne restaurato di lì a due anni. Nel 1779 però la guglia fu completamente ricostruita come la preesistente. È alto circa 70 metri.
La biblioteca di San Francesco della Vigna ha sede nel convento. Già nel 1260 un "cenacolo che raccoglieva i letterati della città" si riuniva qui, ma la prima notizia certa dell'esistenza della biblioteca è del 2 agosto 1437, quando papa Eugenio IV ordinò che i libri dei frati defunti non fossero dispersi ma restassero nel convento. Andrea Bragantin e Girolamo Badoer nel corso del Quattrocento donarono molti zecchini d'oro per l'ampliamento della biblioteca. Venne sempre più allargata, ed era frequentata anche da laici.
Anche questa biblioteca fu sottoposta ai sequestri compiuti in epoca napoleonica. Dal 1877 la biblioteca venne ricostituita e, grazie a lasciti e donazioni di frati e di laici, ampliata nel patrimonio letterario. Dal 1989 nel convento ha sede l'Istituto di studi ecumenici San Bernardino.
Il patrimonio si compone di circa 80.000 volumi moderni catalogati e circa 13.000 libri antichi. La biblioteca conserva anche opere provenienti da alcuni conventi francescani chiusi da pochi anni.
San Francesco della Vigna is a Roman Catholic church in the Sestiere of Castello in Venice, northern Italy.
Along with Santa Maria Gloriosa dei Frari, this is one of two Franciscan churches in Venice. The site, originally a vineyard (Vigna), was donated by Marco Ziani in 1253 for construction of the monastery. A tiny chapel already on the site recalled the spot where an angel supposedly had pronounced Pax tibi Evangelista meus to the shipwrecked apostle St. Mark, patron of Venice.
The first church at the site was a triple-nave Gothic church by Marino da Pisa. A monastery housed the Frati Minori dell'Osservanza, while the Conventuali occupied the Frari across town. By the 16th century, the church building was in need of repair. Two main impulses led to the reconstruction of this church; one was the reform sweeping the order of the Franciscan Observants, and the other was the wishes of Doge Andrea Gritti, whose family palace neighbored the church. In 1534, this Doge laid the foundation stone for the new church. The nave was roofed over by 1554.
The church was designed in sober Renaissance style by Jacopo Sansovino in 1554, with the advice of the Franciscan friar, Fra Francesco Zorzi. Fra Zorzi based the sizing of the various elements on the number three, because of its association with the Trinity: the nave should be nine paces wide and 27 paces long, each side chapel three paces wide. However the white marble façade (1564-1570) was not based on Sansovino's designs, but instead was a product of a Andrea Palladio. It is thought that the patrician Daniele Barbaro lobbied for the commission to be switched from Sansovino to Palladio in 1562, convincing the then Patriarch, Giovanni Grimani.
Palladio addressed the challenge of linking the central nave with the side aisles in the façade in an innovative manner. The Corinthian columns in both the center and the sides are perched on the same high plinth, though the central four columns are taller and wider than the lateral ones. The lateral columns support half-pediments that mimic the angle of the central full pediment. Above the central portal is a hemicircular window, interrupted superiorly by a bracket and subdivided into three parts. The façade contains two large bronze statues of Moses and Saint Paul, actively stepping forward from their shallow niches, sculpted by Tiziano Aspetti.
At the top of the tympanum, an eagle unfolds a banner stating Renovabitur. Below, a freize dedication of the church states: Deo utriusque templi aedificatori ac reparatori (God, builder and restorer of both temples) is engraved. Four marble plaques state: Ac cede ad hoc / ne deseras spirituale / non sine iugi exteriori / interiorique bello (Enter here/not abandoning the spirit/not without detaching yourself from the exterior world/and making your interior beautiful).
Inside the church, each chapel was sold for 200-350 ducats to aristocratic donors, raising much needed construction funds, granting the rights to place their coat-of-arms in the chapel and to bury their family there. For the right to be buried in the floor of the chancel in front of the high altar, Doge Andrea Gritti paid 1000 ducats. In 1542, Vettor Grimani and his brother Cardinal Marino acquired rights to build the facade for the church. The three sarcophagi for two cardinals and a patriarch from the Grimani family are no longer in place. The facade of the church was ultimately commissioned from Andrea Palladio by Giovanni Grimani.
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