La Via Claudia Augusta, costruita nel I secolo dopo Cristo, univa il mondo latino del Nord-est dell’Italia al mondo germanico della regione del Danubio più a nord. Come per molte altre strade romane, non è possibile ricostruire nei minimi dettagli il percorso che la strada faceva: troppi secoli sono passati da allora.Conosciamo però a grandi linee il suo tragitto, anche perché i Romani, come e forse meglio di noi, erano bravissimi nello scegliere i percorsi più efficienti per attraversare le Alpi.
La Via Claudia Augusta rivive oggi come ciclovia che, partendo da Venezia e attraversando l’Austria, porta in 655 chilometri fino alla città tedesca di Donauwoerth, sul Danubio.Dal punto di vista culturale/paesaggistico, il percorso può essere diviso in tre parti: la prima parte prevede l’attraversamento della pianura veneta e la risalita delle valli del Piave e dell’Adige fino a Bolzano; i punti più interessanti sono sicuramente costituiti dalle città di Venezia, Treviso, Trento e Bolzano
La seconda parte è l’attraversamento delle Alpi, fra Italia, Austria e Germania. Qui è la natura a farla da padrone: montagne, boschi e laghi sono punteggiati dai tipici villaggi alpini.La terza parte si svolge tutta in Germania, nel Land della Baviera: qui il panorama è prevalentemente collinare, e il fatto che il percorso è tutto in leggera discesa permette di godersi tranquillamente il panorama; anche qui gli insediamenti che si incontrano sono tutti di dimensioni piccole.
Il percorso, per evitare l’attraversamento di città e seguire strade poco trafficate, segue nella prima parte un andamento decisamente tortuoso, soprattutto nelle zone di pianura. Quando si comincia a entrare nelle valli delle Alpi il tragitto è praticamente obbligato e più rettilineo. Le salite ripide (8-10%, con punte anche più alte) sono rare e mai troppo lunghe; ci sono però dei lunghi tratti di falsopiano in salita, con strappi anche molto ripidi, cosa naturalmente inevitabile dovendo attraversare le Alpi. Gli ultimi 150 km sono tutti in leggera discesa.Il fondo è quasi sempre asfaltato. Lunghi tratti sono su pista ciclabile, o in alternativa su strade secondarie poco trafficate.
Fonte: Bikeitalia.it