Chiesa parrocchiale di Santa Caterina d’Alessandria
Descrizione
CHIESA PARROCCHIALE DI SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA
La chiesa sorge nel piccolo abitato di Dont. Collocata in una posizione centrale all’altezza dell’incrocio con la Ss 347 del Passo Duran, è un elemento identificativo del paese, ben visibile dalla strada statale 251.
Sembrerebbe risalire a tempi antichissimo, pare fosse anteriore all’anno 1450.
Possiede una piccola sacrestia, dispone di un cimitero ubicato sul sagrato.
Il soffitto è a volta e l’altare è decorato da una bella pala con delle immagini dei Santi Caterina e Giacomo. Fuori dal tempio, tra la chiesa ed il campanile, c’è un piccolo oratorio chiuso da cancelli di legno. Nella parete destra del presbiterio una nicchia custodisce una statuetta della Madonna di Loreto la cui venerazione era stata diffusa dai pellegrini.
Il 20 giugno 1729, valutato l’incremento della popolazione, il deputato Pietro Antonio Lazzaris, a nome e per conto di tutti i regolieri, chiede ed ottiene il permesso di ingrandire la chiesa presentando. I lavori, attraverso diversificate fasi, si protraggono sino agli ultimi mesi del 1734 o algi inizi del 1735 visto che proprio nell’aprile di quest’anno è documentata l’esecuzione del rivestimento del coro da parte di Nicolò Barbon ( originario di Mareson).
Nel 1734 sull’arpese dell’arcata trionfale viene collocato un gruppo ligneo policromo con il Crocefisso tra la vergine dolorosa e San Giovanni Evangelista.
Nel 1780 viene sostituito il campanile. Nel 1885 si inaugura solennemente il monumento ligneo per celebrare Andrea Brustolon, opera scolpita da Valentino Panciera Besarel. Il 2 ottobre 1898 la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria è elevata a parrocchiale ; in questo periodo vengono eseguiti alcuni lavori di ampliamento e manutenzione . Al 1937 datano le vetrate istoriate del coro e al 1947 gli affreschi del presbiterio, eseguiti dal veneziano Carlo Alberto Zorzi. Agli anni 1969-1970 risale la sistemazione del presbiterio, l’altare rivolto verso l’assemblea e l’orologio del campanile.
OPERE D’ARTE
Una volta varcato l’ingresso della Chiesa l’occhio cade inevitabilmente verso il presbiterio, sull’arpese dell’arcata trionfale, dove uno splendido gruppo ligneo policromo, formato dalla figura di Cristo Crocifisso affiancato dalla Madonna Addolorata e da San Giovanni e realizzato da un artista anonimo, introduce all’abside completamente affrescata.
Nella nicchia collocata sopra l’altar maggiore è ospitata una statua della Madonna con il Bambino, scolpita da Giovanni Battista Pancera Besarel e intitolata alla Madonna della Salute, probabilmente per porre fine a una terribile epidemia di colera.
Le pareti del presbiterio e il soffitto a vele sono interamente affrescate dall’artista Carlo Alberto Zorzi e raffigurano alcune figure di Santi come Evangelisti, la Vergine e alcuni Santi titolari.
Interessanti anche le due cappelle minori: quella di sinistra ospita l’altare minore dedicato alla Passione con alcune statue realizzate dalla bottega di Auregne, quella di destra ospita il Monumento dedicato ad Andrea Brustolon, inaugurato nel 1885 e eseguito dal celebre Valentino Besarel. Nella cornice ovale di quest’ultima opera si possono osservare incisi anche i nomi di altri scultori locali come Francesco Terilli, Paolo Brustolon, Giovanni Paolo Gamba Zampol, Antonio Talamini, Giovanni Battista Pancera Besarel, frà Bartolomeo Delle Lia e Giovanni Marchiori.
Infine, degna di nota la tela di Giovanni Battista Lazzaris, una bella riproduzione dell’Ultima Cena.
PARISH CHURCH OF SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA
The church stands in the little residential area of Dont, a settlement that has always been a communication junction between the territory of Zoldo and Agordo. Situated in a central position at the crossing with the main road 347 of the Duran Pass, it is an identification element of the village, clearly visible from the main road 251.
According to the tradition, it dates back to very old days: it seems that the first temple was earlier than 1450; anyway, some news testifying the presence of a micro-community strongly motivated to the religious dimen-sion and very interested in its church date back to the beginning of the sixteenth century. The cult place has surely an ancient origin as it was consecrated, it has a small sacristy, a cemetery situated on the parvis ac-cording to the tradition. It dates back to 1708 the evidence testifying that the walls of the room ( and perhaps even those of the presbytery) are totally frescoed with images of saints.
In 1729, the deputy Pietro Antonio Lazzaris, in the name and on behalf of all “regolieri”, asks for and gets the authorization to enlarge the church by introducing also a plan.
In 1734 on the clamp of the triumphal arch a polychrome wooden group is placed with the Crucifix between the painful Virgin and Saint John the Evangelist.
The erection of the current belfry as replacement of the seventeenth-century one dates back to 1780. In 1885 there is the solemn inauguration of the wooden monument to celebrate Andrea Brustolon, a work carved by Valentino Panciera Besarel. On 2nd October 1898 the church of Saint Catharine of Alessandria be-comes a parish church; in this period some enlargement and maintenance works are carried out. The stained glass windows of the choir date back to 1937 and the frescoes of the presbytery to 1947, that were realized by the Venetian Carlo Alberto Zorzi. The arrangement of the presbytery, the altar turned towards the assem-bly and the church clock date back to the years 1969-1970.
ART WORKS
After crossing the entrance of the Church, your eye inevitably falls towards the presbytery, on the clamp of the triumphal arches, where a wonderful polychrome wooden group, composed of the image of Christ Crucified near Our Lady of Sorrows and San Giovanni and realized by an anonymous artist, takes to the totally frescoed apse.
In the niche situated above the high altar there is a statue of the Madonna and child, carved by Giovanni Battista Pancera Besarel and consecrated to the Madonna of Health, probably to stop a horrible cholera epidemic.
The walls of the presbytery and the ceiling sails are entirely frescoed by the artist Carlo Alberto Zorzi and they represent some images of Saints like Evangelists, the Virgin and some Titular Saints.
Interesting are also the two minor chapels: the left one houses the minor altar dedicated to the Passion with some statues realized by the shop of Auregne, the right one houses the Monument dedicated to Andrea Brustolon, introduced in 1885 and realized by the famous Valentino Besarel. In the oval frame of this last work you can see also engraved the names of other local sculptors like Francesco Terilli, Paolo Brustolon, Giovanni Paolo Gamba Zampol, Antonio Talamini, Giovanni Battista Pancera Besarel, friar Bartolomeo Delle Lia and Giovanni Marchiori.
Finally, worthy of notice is the canvas of Giovanni Battista Lazzaris, a beautiful reproduction of the Last Supper.