Chiesa di San Rocco
Descrizione
CHIESA DI SAN ROCCO Secolo XVII
Il tempio dedicato a San Rocco venne fondato nel 1603, come documentato dal testo marmoreo murato sulla facciata principale.
Agli inizi del XVII secolo la chiesa, possedeva un pregevole altare ligneo, intagliato e dorato, contenente le statue policrome del Titolare e dei Santi Fermo e Sebastiano.
Nel 1675 i Regolieri di Pianaz ottennero il permesso di erigere un altare in onore di Sant’Osvaldo, invocato contro il dilagare del morbo della peste.
Dopo gli interventi conservativi eseguiti nel Settecento, nel 1889 si procedette alla realizzazione del pronao antistante la facciata esposta a settentrione, in modo da assicurare una sosta protetta ai fedeli.
Nel 1927 iniziò la costruzione della torre campanaria, posta a sostituzione del manufatto demolito nel 1919.
Nel 1966 la chiesa fu sottoposta a un radicale intervento di restauro, generosamente sostenuto dalla famiglia Colussi Maneta.
ARCHITETTURA E ARTE
L’edificio presenta impianto ad aula unica con copertura a ripidi spioventi e soffitto a volta; sul fronte sud è addossato il volume della sacrestia, mentre a oriente si eleva la torre campanaria con terminale a cuspide.
L’altare maggiore, di gusto tardo rococò, è opera dello scultore Valentino Costa da Castel Tesino. L’elaborato dossale, in legno dorato e dipinto, contiene la pala raffigurante la Vergine dolorosa ai cui piedi si elevano il Santo Titolare, affiancato dall’attributo iconografico del cane, e San Fermo.
Sullo sfondo, tra i due guaritori, è rappresentato l’abitato di Pianaz.
L’altare minore, contraddistinto da un fitto apparato decorativo vegetomorfo, rimanda alla tradizione culturale della scuola degli Auregne.
La pala, di elevata qualità pittorica, visualizza la Vergine con il Bambino benedicenti i Santi Osvaldo, Giovanni Battista, e, presumibilmente, Valentino e Antonio abate.
Nell’antipetto dell’altare è ospitato un pregevole paliotto in cuoio naturale raffigurante il Titolare posto in una cornice a decoro floreale.
CASA COLUSSI MANETA
Pianaz diede i natali a Sante Colussi, capostipite di una dinastia di panificatori che, emigrata a Venezia, intraprese una fiorente attività legata alla produzione di biscotti, divenuta poi famosa in tutta Italia.
Nel 1876 Valentino Panciera Besarel scolpì in onore del fondatore una cornice in cui riprodusse, sotto l’imponente sagoma del Pelmo, la chiesa di San Rocco con il primitivo campanile, alcune abitazioni di Pianaz e, in alto, la secentesca dimora Colussi Maneta, connotata dalla presenza di una elegante bifora.