Chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato
Descrizione
Chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato
Si trova sul ciglio orientale del pianoro su cui sorge il paese, offrendo un notevole panorama sulla bassa Val Di Zoldo. Venne eretta tra il 1739 e il 1741 su iniziativa della famiglia Panciera, la quale la dotò di dieci livelli sui propri terreni.
Si presenta come un piccolo edificio dalle linee molto sobrie. Gli ingressi sono due, quello principale, sovrastato da un oculo, e uno secondario aperto sul lato nordorientale; presentano entrambi stipiti lavorati in pietra di Castellavazzo. L'interno, a navata unica, custodisce un solo altare con alzata lignea dipinta. Degne di nota le tre acquasantiere, anch'esse in pietra di Castellavazzo. Dal lato destro del coro, caratterizzato dal soffitto a vele, è possibile accedere alla sagrestia.
All'esterno si trova un minuscolo campanile di legno, con una sola campana; di quello originale resta una finestrella sulla facciata.
COLCERVER
Colcerver (toponimo che rimanda alla presenza di cervi) fu abitata stabilmente a partire dal XVI secolo. Rappresentò per secoli una delle borgate più popolose dello Zoldano e nel 1886 contava 293 abitanti.
All'inizio del Novecento venne in parte distrutta da un incendio, ma fu subito ricostruita. Nei decenni successivi si assisté al progressivo abbandono del paese, dovuto soprattutto alla posizione isolata: tuttora l'unica carrozzabile è una disagevole strada militare (risale alla prima guerra mondiale) proveniente da Pralongo.
Church of Saints Ermagora and Fortunato
It is on the eastern edge of the flat terrain where the village is founded, offering a wonderful view on the lowest part of Zoldo Valley. It was erected between 1739 and1741 upon initiative of the Panciera family, that enlarged it by ten levels on their own lands.
Il looks like a small building with very plain lines. There are two entrances, the main one, dominated by an oculus, and a secondary one, open on the northeast side; both have decorated jambs made of Castellavazzo stone (N.d.T.: very precious and has been widely used since ancient times). In its single-nave interior there is only one altar with wooden painted rise. It is worth to mention the three stoups, all made in Castellavazzo stone. From the right side of the choir, characterized by the ceiling sails, it is possible to access the sacristy.
Outside there is a minuscule wooden belfry, with a single bell; of the original belfry it is still visible remains only a small window on the facade.
COLCERVER
Colcerver (place name referring to the presence of deer) was permanently inhabited from the beginning of XVI century. For some centuries it represented one of the most populated small villages in the Zoldo area and in 1886 it counted 293 inhabitants.
At the beginning of the twentieth century it was partly destroyed by a fire, but immediately rebuilt. Over the following decades the village assisted to a gradual abandonment, mainly due to its isolated position: the only road open to vehicles is still an inconvenient military road (it dates back to the First World War) coming from Pralongo.