Santuario della Beata Vergine della Misericordia
Descrizione
Il Santuario della Beata Vergine della Misericordia a Terrassa Padovana, fondato nel 1499, è un piccolo santuario di campagna, l’unico, in tutta la diocesi di Padova, ad essere stato dedicato alla Beata Vergine della Misericordia. Il luogo in cui sorge fu indicato proprio dalla Madonna apparsa ad un bambino muto, il quale acquisì il dono della parola affinché andasse dal padre e dal Parroco a riferire quanto accaduto. Sotto l’impressione del fatto miracoloso, il popolo, come segno d’obbedienza alle indicazioni celesti e al volere della Vergine, decise di erigere subito una chiesa. L’oratorio di Terrassa doveva risultare povero, modesto, ma in muratura, con un’immagine di Maria quasi certamente dipinta. Nel 1499 l’importante famiglia dei Bragadin di Terrassa dette inizio alla nuova costruzione, forse senza abbattere l’edificio esistente ma inglobandolo, rispettandone l’orientamento est-ovest, e, naturalmente, conservandone la sacra immagine (in realtà sono due sono le immagini della Madonna che si venerano a Terrassa: una è quella più antica che illustra il fatto prodigioso all’origine della chiesa; oggi però i fedeli considerano taumaturgica un’altra immagine, giunta nel Santuario forse come dono per grazia ricevuta). I Bragadin designarono anche l’ordine religioso dei Canonici Regolari Agostiniani di San Marco di Mantova che ne garantirono la custodia dal 1499 al 1584. Tale custodia passò poi ai Padri Camaldolesi dal 1584 al 1776. Dopo la parentesi napoleonica, in cui furono soppresse le congregazioni monastiche, la chiesa fu data in custodia a un sacerdote secolare con il titolo di priore (fino ad oggi). Il primo rettore, morendo, lasciò i suoi beni in dono per le necessità dei malati poveri e tale fatto conferma che il santuario di Terrassa continuava a rimanere la chiesa degli ammalati, il luogo dove si recavano in devoto pellegrinaggio persone con problemi di salute, per affidare alla Madonna le loro speranze di guarigione. Alla Madonna di Terrassa si attribuisce anche l’intervento che nel 1886 salvò il paese dal colera, grazia ottenuta con la recita costante del rosario.
L’architettura del Santuario della Beata Vergine della Misericordia a Terrassa Padovana subì fino al XVIII secolo varie modifiche e miglioramenti. Nel 1572 la chiesa campestre risultava a tre navate, con tre absidi semicircolari ad occidente, un campanile romanico e facciata a capanna. Le misure corrispondevano pressappoco a quelle attuali: circa 30 metri di lunghezza per 12 di larghezza. Tra il 1646 e 1664 il soffitto della navata centrale fu ridotto a volta al posto delle capriate e venne rifatta anche la facciata, su spunto di quella di San Michele in Isola. Il terremoto del 1688 provocò però delle forti lesioni alla chiesa e i lavori di ricostruzione si protrassero fino al 1716. Verso il 1730 il Santuario è completato come lo si vede ora. All’interno i dipinti ad affresco risalgono al 1862, ma forse sono ricalcati sui precedenti, sbiaditi per l’umidità o per una non corretta esecuzione del pittore.
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