Chiesa di San Salvatore
Descrizione
Tracce monumentali del degno passato di Silvi rimangono oggi nella Chiesa di San Salvatore, che si erge nel cuore del centro storico di Silvi come simbolo dell’autorità religiosa, costruita a partire dal 1100.
I suoi tre portali si prostrano sontuosi con i volti dei progenitori, in cui si denotano ancora le tracce di policromia utilizzate nella scultura medievale del periodo romanico ad imitazione delle opere classiche, che al contrario di quanto si pensi e si veda adesso, erano interamente e vivacemente colorate.
Spicca tra le decorazioni fitomorfe degli archi a tutto sesto, degli scultori Rainaldo d’Atri e Raimondo del Poggio, la dorata corona della Vergine Maria dai tratti severi e rigorosi ancora tipici dell’arte scultorea romanica; il lacerto d’affresco con il volto della Santa principessa (Santa Caterina d’Alessandria) di matrice svevo-federiciana, tra i pochi esemplari di pittura in territorio nazionale di tale periodo, stagliandosi contro il muro di un interno barocco e riecheggiando con il giglio francese che tiene alla mano, l’importanza della passata dinastia svevo-angioina.
E ancora nelle possenti mura esterne dell’edificio religioso, dal lato che da sull’antica porta, fu apposta l’epigrafe risalente all’anno 1275, durante il passaggio in terra d’Abruzzo del Re Carlo d’Angiò, testimoniando in maniera indelebile la fedeltà dell’Abruzzo ad egli.
Fonte: comune.silvi.te.it