Castello Eleonora D'Arborea
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Descrizione
Il castello di Sanluri, detto anche di Eleonora d'Arborea, è un edificio fortificato militare di età giudicale. Il suo stato di conservazione è ottimo, anche perché ha sempre mantenuto la sua funzione abitativa. Rivestì un'importante rilevanza storica in quanto era una delle roccaforti di controllo del confine del Giudicato di Cagliari con il Giudicato d'Arborea. Nelle vicinanze avvenne la battaglia di Sanluri.Il castello fu edificato, tra il 1188 e il 1195, per volere del giudice Pietro I di Arborea. Il suo scopo era difensivo, ma anche residenziale. Gli storici Raimondo Carta Raspi e Foiso Fois affermavano, come voleva la tradizione, che la fortezza fosse nel Giudicato di Cagliari, presso il confine con quello di Arborea. Le ricerche e gli studi dell'attuale proprietario, il conte Alberto di Villasanta, dal 2005 hanno esposto, invece, un'altra più verosimile e ponderata testimonianza. Il borgo di Sanluri era ubicato strategicamente tra i Giudicati di Cagliari e di Arborea, ai limiti del Campidano di Cagliari, sotto le alture della Marmilla: fu, dunque, ritenuto un sito idoneo per la costruzione di un castello, onde poter vigilare sulla frontiera, lungo l'arteria più importante della Sardegna che, da Cagliari, conduceva a Sassari e Torres.Il mastio del maniero fu realizzato in forma rettangolare, ripartito in tre piani, con due torrette quadrangolari: la cinta muraria aveva mediamente uno spessore di due metri e fu innalzata, sotto la direzione dell'architetto Berengario Roich, su richiesta del re Pietro IV d'Aragona. Il conte di Villasanta, residente nel castello, ha sostenuto che la rocca non può essere stata eretta dai giudici di Cagliari poiché il suo obiettivo naturale era di avviare un combattimento verso sud e ciò veniva chiaramente dimostrato dalle varie opere a ridosso della parete meridionale. E neppure agli aragonesi poteva interessare di edificare la fortezza, dato che diversamente la avrebbero orientata rivolgendo verso l'esterno delle mura il maschio, le torri, i merli. Soltanto il Giudicato di Arborea, pertanto, poteva avere avuto l'interesse di erigere il castello per salvaguardarsi da un'aggressione di Cagliari. Fu il giudice di Arborea Pietro I di Arborea (1185-1195) che concretizzò il progetto della costruzione, contro Guglielmo I Salusio IV, sovrano di Cagliari (1188-1214), tra il 1188 e il 1195. Gli aragonesi, come anzidetto, assemblarono il palazzo nella corte. In seguito alla battaglia di Sanluri del 30 giugno 1409, avendo il re di Aragona conquistato ormai l'intera isola e sconfitto Guglielmo III di Narbona, ultimo erede diretto di Mariano IV di Arborea, la fortezza perse ogni ruolo e significato militare. Il castello acquisì un'unica destinazione residenziale e fu venduto ai De Sena (con il rango di viscontea), agli Henriquez, agli Aymerich di Laconi e, infine, nel 1920, ai conti di Villa Santa. Questi lo restaurarono e, oltre all'appartamento signorile, adibirono alcune stanze a museo delle ceroplastiche, risorgimentale e del Duca d'Aosta. Non è documentato se Eleonora d'Arborea vi soggiornò, anche se viene mostrata una presunta sedia della giudicessa, ma il maniero è sempre conosciuto con il suo nome.