Probabilmente il percorso più impegnativo di tutti quelli presentati , dovuto in parte anche ad un lungo tratto che ci obbliga a spingere la bici a piedi. Partendo dalla Val Visdende, noi per comodità abbiamo indicato il bivio Ciadon, proseguiamo per la solita salita del giro delle malghe fino a superare la prima malga (Dignias) , l’unica che incroceremo sul nostro percorso, dopo circa un km dobbiamo tenere la sinistra seguendo le indicazioni per Forcella Dignias (segnavia 403A) , man mano che saliamo il fondo si fa più mosso ma niente che possa dare difficoltà, in breve tempo saremo alle casermette di confine della forcella Dignias dove abbiamo un bellissimo panorama della vallata verso Obertilliak. Proseguendo abbiamo un breve tratto di discesa verso il Rif. Porze (rifugio Austriaco), facciamo attenzione al primo tratto di discesa su dei tornanti con un piccolo strapiombo. Arrivati al Porze se proseguiamo per il passo di Cima Vallona dobbiamo sapere che da qui è tutta a piedi fino in cima, e che con le scarpe da mountain bike può essere ancor più difficoltoso, ma era l’unico modo per poter inserire uno dei luoghi più belli e rappresentativi . Dal Porze quindi ci aspetta una salita di circa 1 ora a piedi, ad un bivio a metà strada dobbiamo tenere il sentiero di sinistra. Una volta giunti in cima al Passo di Cima Vallona (2362) possiamo ammirare la bellissima vallava avanti a noi, dove ci fù il famoso attentato Cenni storici: La strage di Cima Vallona fu un attentato terroristico perpetrato il 25 giugno 1967 da membri del Befreiungsausschuss Südtirol contro una pattuglia di militari italiani che indagavano su un precedente attentato. Da Cima Vallona la discesa la facciamo su comoda strada sterrata, infatti dalla parte italiana il ‘sentiero’ è percorribile anche con piccoli fuoristrada perché la strada è mantenuta in ottimo stato visto che ogni anno viene celebrata una messa per ricordare quel famoso attentato, la strada è si tenuta bene ma vista la forte pendenza nel tratto intermedio bisogna fare molta attenzione. Scendiamo fino ad un grande prato dove troviamo la malga Melin, qui ci teniamo sulla sinistra (segnavia 165) e ci aspetta una salita molto impegnativa quasi tutta pedalabile che ci porta al passo Palombino , altro luogo particolarmente bello e con un panorama mozzafiato della Val Visdende e del Mt. Peralba. Manca solo la discesa verso valle, discesa su cui fare attenzione nel primo km perché si trova in corrispondenza di alcune sorgenti d’acqua che hanno scavato il sentiero, passiamo vicino la malga Londo e qui il sentiero lascia spazio ad una strada bella larga che ci accompagna dolcemente fino a valle.
Fonte: mtbcomelico.it