Duomo San Donà di Piave
Descrizione
Il Duomo di Santa Maria delle Grazie è la chiesa principale della città di San Donà di Piave. Nel 1476 Francesco Marcello e Angelo Trevisan, detentori dei diritti demaniali della Gastaldia di San Donà, ottennero dal pontefice Sisto IV il permesso di costruire un nuova chiesa nel territorio sottoposto alla propria giurisdizione. L'esigenza di erigere un nuovo edificio di culto era dettata dalla scomparsa di quasi tutte le chiese preesistenti, distrutte da guerre o inondazioni del Piave. La cappella fu dedicata a Santa Maria delle Grazie e consacrata quattro anni più tardi, nel luglio 1480, dal Vescovo di Treviso Giovanni Dacre. Il 22 agosto 1480 il doge della Repubblica di Venezia Nicolò Da Ponte concesse l'investitura delle temporalità al primo curato Pietro da Drivasto. Come risulta da documenti coevi, la cappella era spoglia, mancante di qualsiasi decorazione interna e priva di campanile. Solo nel 1505 su iniziativa del curato veneziano Daniele De Marchi vennero finalmente compiuti i lavori di abbellimento della chiesa e, successivamente, la costruzione di un piccolo campanile. L'edificazione di una vera e propria torre campanaria avvenne però solamente sul finire del XVI secolo. Alla base della struttura per volere dei proprietari della Gastaldia fu collocato lo stemma dei Trevisan. Allo stesso periodo risale anche l'esclusione della stessa Famiglia Trevisan dall'amministrazione diretta della chiesa, affidata ai Massari e al curato (1580). Nel 1641 la chiesa fu sottoposta a lavori di restauro. Nella relazione della visita pastorale del 1778, oltre all'elenco dei vari corredi ed opere presenti nella chiesa, sono citate due lapidi, una delle quali, fatta affiggere da Angelo Trevisan, scampò alle distruzioni della prima guerra mondiale. Nella visita pastorale di circa sessant'anni dopo (1837), il Vescovo di Treviso Sebastiano Soldati constatò le cattive condizioni della vecchia chiesa, che aveva subito negli anni ampliamenti e sovrapposizioni, ma non era più in grado di accogliere la popolazione. Su istanza del parroco mons. Angelo Rizzi, tra il 1838 e il 1841 fu dunque costruita una nuova chiesa parrocchiale, realizzata dall'architetto Giovanni Battista Meduna tra il 1838 e il 1841 su progetto di Antonio Diedo. Lo stesso parroco commissionò nel 1845 al pittore Carlo Zatti (1809-1899) una pala rappresentante la Madonna delle Grazie e san Donato in gloria con il Redentore che incoronava la Vergine con un corteggio di angeli. L'opera, dopo essere stata esposta al Palazzo Ducale di Venezia, fu spedita a San Donà dove la cittadinanza l'accolse con grandi feste e musica. Carlo Zatti dipinse altri quadri per il Duomo: il Transito di san Giuseppe con Gesù e Maria (per l'altare di destra), la Deposizione al Sepolcro, l'Adorazione dei pastori, la Pesca miracolosa, l'Adultera e Gesù. Tutte queste opere andarono distrutte, assieme alla pala d'altare più importante, durante la Prima Guerra Mondiale.