Palazzo Roverella

Musei

Descrizione

Palazzo Roverella è un palazzo di Rovigo, maestosa testimonianza del periodo rinascimentale ed "estense" della città, che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II, la piazza principale e cuore antico e moderno del capoluogo rodigino. Fu commissionato dall'anziano cardinale Bartolomeo Roverella nel 1474. Con la sua mole imponente l'edificio doveva testimoniare il grande prestigio raggiunto dalla famiglia dei Roverella, stabilitasi a Ferrara ma originaria di una località omonima posta tra Rovigo e Lendinara. Non ci è purtroppo pervenuto il nome dell'architetto che progettò il palazzo, anche se è possibile ipotizzare (e generalmente accettare) che al suo disegno non siano state estranee le concezioni artistiche del giovane Biagio Rossetti, ma l'improvvisa morte del committente nel 1477 determinò l'interruzione dei lavori di costruzione. L'uso spesso improprio che se ne fece in seguito, a partire dal tardo Cinquecento, contribuì a moltiplicare nei secoli gli interventi, spesso inadeguati, di ristrutturazione interna e, in tal modo, ad accelerarne anche il degrado. Alla fine della seconda guerra mondiale fu iniziato il restauro della facciata la quale, ha così ritrovato la sua unitarietà e si presenta particolarmente armoniosa grazie anche al gioco cromatico creato dal rosso del mattone e dal bianco dei marmi. Il resto del palazzo invece non ha goduto di alcuna reale attenzione sino al 1985, quando ormai molte altre sue parti si erano ulteriormente deteriorate. I lavori di ristrutturazione interna, iniziati nel 2000 ed eseguiti dal Comune di Rovigo e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, hanno portato alla riqualificazione di questo importante bene immobile, non solo restituito all'aspetto della dimora padronale originaria ma inserito con equilibrio nella più moderna funzione di prestigiosa sede della Pinacoteca dell'Accademia dei Concordi e del Seminario. Annualmente ospita mostre di importanza nazionale ed europea, soprattutto incentrate sull'arte moderna fra 1800 e 1900. L'Accademia dei Concordi, sorta nel 1580 circa per iniziativa del conte Gaspare Campo, comincia ad occuparsi di pittura verso la metà del secolo XVIII commissionando ai maggiori pittori veneti una serie straordinaria di ritratti di rodigini illustri e di protettori veneziani. Anche diversi nobili cittadini cominciano allora ad interessarsi di pittura. Il conte Giovanni Francesco Casilini diventa un vero collezionista d'arte veneta del Quattrocento e del Cinquecento; riunisce nel suo palazzo quasi duecento opere che decide poi di lasciare in legato all'Accademia dei Concordi dimostrando illuminata sensibilità. Con l'arrivo nel 1833 della collezione Casilini ha origine la pinacoteca dell'Accademia dei Concordi. In seguito altri generosi cittadini donano i loro dipinti. Un notevole incremento avviene nel 1878 con il legato di metà della collezione dei conti Silvestri; l'altra metà va al Seminario Vescovile di Rovigo. Il terzo importante legato si verifica nel 1901 grazie al commendatore Albano Gobbetti. Nel 1982 la Pinacoteca del Seminario Vescovile, ricca di circa duecento opere, è stata affidata all'Accademia dei Concordi; è avvenuta così la riunificazione della collezione Silvestri. Si costituisce in questo modo una pinacoteca ricca di opere prevalentemente di arte veneta dal secolo XV al secolo XVIII, tra le quali spiccano alcuni capolavori conosciuti in tutto il mondo.

Inserito da: Tourist Office
Via Giuseppe Laurenti, 8
45100 Rovigo