Museo delle Civiltà - Museo nazionale preistorico ed etnografico "Luigi Pigorini"
Descrizione
Il Museo Pigorini, ora confluito nel Museo delle Civiltà, è tra i più importanti musei al mondo per quanto riguarda le collezioni etnografiche extraeuropee – America del nord, America del sud, Oceania, Asia, Africa – e il più importante museo italiano per le collezioni preistoriche.Possiede un ruolo strategico nel panorama internazionale, partecipando e promuovendo progetti di importanza culturale e politica, e come nella stessa vocazione della città di Roma, è aperto alle politiche del riconoscimento delle diversità.
Il Museo fu fondato il 14 marzo 1876 da Luigi Pigorini (1842-1925) nel centro di Roma, in un’ala del Palazzo del Collegio Romano, attuale sede del MiBACT, edificato alla fine del Cinquecento dalla Compagnia di Gesù. Sin dal XVII secolo il Collegio dei Gesuiti aveva ospitato la raccolta di antichità e di curiosità varie messa insieme da Padre Athanasius Kircher. La nuova istituzione concepita da Luigi Pigorini nacque attorno al nucleo di oggetti preistorici ed etnografici del disciolto Museo Kircheriano. Il Museo fu trasferito nell'attuale sede tra il 1962 e il 1977, il Palazzo delle Scienze, edificato per l’Esposizione Universale di Roma del 1942 (E.U.R.). Qui ha conservato la sua originaria organizzazione in due settori: uno dedicato alla Paletnologia e uno all'Etnografia extraeuropea.
All'interno della variegata galassia delle istituzioni museali statali il Museo "Luigi Pigorini" rappresenta senz'altro un'eccezione di un estremo interesse.
Il Museo è ordinato in due grandi settori espositivi dedicati all'Etnografia e alla Preistoria, collocati rispettivamente al primo e al secondo piano dell'edificio. Per l'Etnografia sono visibili tre sale: Le Americhe, l'Oceania, l'Africa.
Per la sezione Americhe abbiamo testimonianze del popolamento dell’America e del primo contatto con gli europei (idolo Taíno); lo sviluppo storico dell’antica Mesoamerica, l'evoluzione culturale che parte dagli Olmechi (1700-300 a.C.) e arriva ai capolavori dell’arte degli Aztechi (1300-1521 d.C.): testimonianze della vita quotidiana, dei rituali funebri, del complesso mondo magico-religioso. Il percorso termina con la sala dedicata all'Antico Perù: 2500 anni di storia dei popoli andini fino all'arrivo dei colonizzatori spagnoli.
Nella sezione Africa tre tappe documentano il percorso espositivo: i primi incontri tra l'Europa e l'Africa, i primi oggetti africani portati in Italia (XVI-XVII sec.) e la scoperta dell'arte africana nei primi anni del Novecento.
Il percorso dell'Oceania è organizzato per aree tematiche, dalle "Case degli uomini" della Nuova Guinea, ai rapporti dell'uomo con la terra, all'organizzazione sociale tra sacralità e potere.
Per la Preistoria il percorso espositivo si snoda in ambito cronologico dalle manifestazioni umane di età paleolitica, alle attività di caccia e raccolta, alle prime comunità che si evolvono dal villaggio alla città. Importante testimonianza lo scavo subacqueo del lago di Bracciano con la grande piroga di 8000 anni fa.