Rocca Pietore e la sua magnifica comunità

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Descrizione

La popolazione originaria della Val Pettorina e di Laste giunse dalle Valli dell’Adige e dell’Isarco al pari delle genti delle valli di Badia, Gardena, Fassa e Livinallongo. Anticamente il territorio di Rocca Pietore era un’arimannia longobarda. Le arimannie erano insediamenti di tipo militare posti a difesa di un dato territorio e facenti capo ad una fortificazione. In questo caso l’antica Rocca Bruna (Rukepraun in tedesco).

Il territorio controllato da Rocca Bruna intorno all’anno 1000, era all’epoca molto più ampio degli attuali confini comunali, comprendendo anche l’alta Val di Fassa, il Livinallongo e forse parte dell’alta Val Badia, tutti territori dell’antica regione del Norico. Da questa data e fino al 1400 circa, Rocca Pietore fece parte della Contea del Tirolo, principato vescovile di Bressanone ed ecclesiasticamente della Diocesi di Bressanone. In seguito ad una serie di vicende politiche, nel 1395 il territorio passò sotto il controllo della città di Belluno, riuscendo però a mantenere una forte autonomia, formalizzata nel 1417 con gli Statuti della Magnifica Comunità della Rocca.

Questi trattati le permisero di assurgere a piccola repubblica che visse per 411 anni in uno stato di forte autonomia amministrativa. Al tempo esisteva persino un tribunale situato a Saviner, chiamato “el Banch de la Reson”, formato da capifamiglia eletti democraticamente. Esso aveva facoltà di giudicare l’imputato sino alla pena capitale ed era competente perfino su reati compiuti da rocchesani fuori del loro territorio. Belluno manteneva i rapporti con Rocca tramite un Capitano che di norma arrivava in paese tre volte all’anno per controllare che tutto funzionasse. Fra le prerogative della Giurisdizione della Rocca si possono ricordare l’esenzione da molte tasse e quella dal servizio militare, nonché la possibilità di svolgere interscambi commerciali anche con la confinante Contea del Tirolo. Ad esempio, il sale, di vitale importanza, veniva acquistato direttamente a Salisburgo, scavalcando Belluno.

Questo status durò fino al 1806 quando l'arrivo di Napoleone Bonaparte mise fine a questo straordinario periodo storico. Da allora il destino del territorio de La Rocca rimase legato al Veneto, compreso il periodo della dominazione asburgica sul Lombardo Veneto (1813-1866). La frazione di Calloneghe anticamente faceva parte delle regole agordine, sottoposte al capitaniato di Agordo. Dal 1866 in poi divenne a tutti gli effetti parte integrante del Comune di Rocca Pietore.



The original population of Val Pettorina and Laste came from the valleys of Adige and Isarco just like the people of the Badia, Gardena, Fassa and Livinallongo valleys. In ancient times the territory of Rocca Pietore belonged to the Lombards; it was a military outpost charged with defending that territory and the site of a fortification, in this case the ancient Rocca Bruna (Rukepraun in German).

The territory presided over by Rocca Bruna around the year 1000, was in those days much more extensive than the area of the current municipality, in that it included the high part of the Fassa valley, Livinallongo and possibly part of the Val Badia, all part of the ancient kingdom of Noricum. From then until about 1400, Rocca Pietore was part of the County of Tyrol, the bishopric of Bressanone and part of the diocese of Bressanone. Following a series of political upheavals, in 1395 the territory fell under the control of the city of Belluno, although it was able to maintain a great degree of independence, formalised in 1417 in the Statutes of the Magnificent Community of Rocca.

These treaties allowed it to rise to the status of a little republic that lasted for 411 years with a highly independent administration. At that time in Saviner there was a tribunal known as El Banch de la Reson, consisting of the democratically elected heads of families. It was empowered to pass judgement on defendants passing sentences up to the death penalty and it was even empowered to judge crimes committed by citizens of Rocca outside their own territory. Belluno maintained relations with Rocca through a “Capitano” who normally visited the place three times a year to check that everything was in order. Among the prerogatives of the Jurisdiction of Rocca were claiming exemption from many taxes and from military service, also setting up trading arrangements with the neighbouring County of Tyrol. These arrangements included enabling salt, which was of vital importance, to be purchased directly in Salzburg, by-passing Belluno.

This highly independent status lasted until 1806 when the arrival of Napoleon Bonaparte put an end to this extraordinary period in history. From then on the territory of La Rocca was destined to be linked to Veneto, including during the period of the Hapsburg reign over the Kingdom of Lombardy-Venetia (1813-1866). The district of Calloneghe, in ancient times was subject to the jurisdiction of Agordo, in the form of the captainship of Agordo. From 1866 onward it became for all intents and purposes part of the Municipality of Rocca Pietore.

Inserito da: Comune di Rocca Pietore
Località Capoluogo, 2
32023 Rocca Pietore