Teatro Dante Alighieri

Architettonici

Descrizione

La città di Ravenna vanta una lunga tradizione teatrale e musicale, essendo fin dalla meta' del Cinquecento provvista di sale adibite stabilmente, o per l'occasione, a luoghi di rappresentazione e di vere e proprie strutture teatrali pubbliche. Si ha notizia dell'esistenza di un palco in legno per la "Chomedia", già dal 1556, nella Sala del Palazzo Comunale, (l'attuale Sala del Consiglio) dove continuò l'attività teatrale e musicale fino al 1867. Vari saloni del Palazzo Apostolico furono, periodicamente adattati a spettacoli pubblici dal 1615 al 1841.Presso il Collegio dei Nobili (attivo dal 1696 al 1877), che ebbe un rilevante peso nella formazione culturale, morale e politica della classe dirigente ravennate, venne costruita un'ampia sala destinata a teatro che occupava in altezza anche il primo piano del palazzo.Inoltre, nel cortile del Collegio stesso, fu realizzato un teatro all'aperto dotato di "padiglioni", cioè di ampie tende per la copertura mobile. L'ultima notizia riguardante l'uso dei locali di questo palazzo è del 1812.In seguito alla demolizione, nel 1702, del palco nella Sala del Palazzo Comunale, venne decisa la costruzione di un nuovo teatro pubblico: il Teatro Comunitativo. Incaricato della progettazione fu l'architetto ravennate Giacomo Anziani (1684-1736). Nel 1723 era terminata la costruzione muraria esterna; l'anno dopo fu completato anche internamente: contava 97 palchi suddivisi in quattro ordini. L'elegante teatro, di aspetto barocco, fu ampliato dal 1779 al 1782. Chiuso nel 1857, il fabbricato fu destinato ad altri usi.Un altro teatro cittadino, il Teatro Bertoldi, venne costruito nel 1846 e inaugurato l'anno seguente. Composto da platea, due ordini di palchi nella parete di fondo e due gallerie laterali protese verso il palcoscenico, gli furono annessi la trattoria e il caffè. Dal 1867 passò in gestione all'Accademia Filodrammatica. Le recite ebbero termine il 29 maggio 1887; nel 1890 venne demolito e sostituito da costruzione civile.Gaetano Patuelli inizi nel 1863 la costruzione di un teatro composto da due ordini di palchi e loggione diviso in palchetti; platea per meta' occupata da scanni, per meta' libera per il pubblico in piedi. Nel 1877, durante la gestione Graziani, verrà intitolato ad Angelo Mariani.Dopo una lunga serie di interventi per restauri e rifacimenti, nel 1929 venne decisa la sua chiusura. Solo nel 1948 l'edificio verrà interamente ricostruito, diventando un cinema-teatro, come era già stato nel 1896 con le prime proiezioni del Cinematografo Lumiere.In seguito alla richiesta dell'Accademia Filodrammatica della concessione del fabbricato dell'ex Chiesa di S. Chiara, sorse a Ravenna il Teatro Filodrammatico: pur essendo incompleto, venne inaugurato nel 1892. La platea era stata dotata di piano inclinato; la galleria, terminata nel 1893, era costituita da un corpo centrale e due prolungamenti laterali, sorretti da colonne e mensole di ferro. Nel 1919 il teatro venne intitolato al concittadino Luigi Rasi e continuò la sua attività fino al 1938. Rimase poi chiuso fino a quando, nel 1962, si propose all'Amministrazione Comunale di affrontare una radicale trasformazione del fabbricato: iniziava così una lunga vertenza risoltasi nel 1970. Attualmente il Teatro Rasi, destinato ad attività teatrali alternative, ha assunto un aspetto di sala cinematografica costituita da vasta platea, galleria e palcoscenico di limitate dimensioni.

Inserito da: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Via Angelo Mariani, 2
48121 Ravenna