Villa Balladoro e parco

Dimore storiche

Descrizione

Il complesso della villa nasce da un palazzetto cinquecentesco, secondo l’ambizioso progetto dei Balladoro, che avevano stabilito a Povegliano un punto importante per i loro affari. La costruzione avviene tra il 1662 al 1700 quando il manufatto è pressoché completo ad eccezione del braccio est, a destra della facciata, che sarà terminato nel 1768. A testimonianza di questo l’iscrizione sul camino dell’ala destra che recita “addì 7 aprile 1700 A.D.” e un’antica mappa del 1690 che mostra la costruzione praticamente conclusa. Al 1768 invece, come si può vedere dall’iscrizione posta nel portico di destra “ F.F. anno D. MDCCLXVIII”, si può far risalire la conclusione dei lavori.

L’edificio è composto da due piani fuori terra completati da un ulteriore piano sottotetto. Non vi sono piani interrati, tranne che per la parte corrispondente all’antico palazzetto Zoni che è stato inglobato nella villa.

La facciata principale, caratterizzata da tre ordini di finestre definiti da cornici marcapiano, è simmetrica, sobria ed elegante, senza eccessi ornamentali con l’unica eccezione della decorazione barocca con lo stemma di famiglia posta sul tetto in corrispondenza dell’ingresso. Risaltano anche il balcone balaustrato sopra il portale bugnato d’ingresso e le mensole di sotto gronda in marmo leggermente lavorate. Il corpo centrale è delimitato da due finte torri merlate che distinguono formalmente la parte padronale dalle costruzioni di servizio. Questa suddivisione si trova riflessa nel cortile prospicente dove nelle parti laterali si trovano due aie in cotto per le attività agricole, mentre nella parte centrale c’è un piccolo giardino di accoglienza. La facciata posteriore dà sul brolo e si presenta in forma ancora più semplificata con le cornici ed il piano di sporto della gronda in legno, le minimali cornici in marmo delle aperture e gli elementi di bugnato.

Tra gli ambienti interni è interessante la cappella privata, realizzata nel 1773. Si tratta di un’unica stanza di modeste dimensioni, a doppia altezza con copertura a botte contenente un altare rivestito di marmi policromi di pregevole fattura ed il retrostante dipinto raffigurante “l’orazione nell’orto” probabilmente opera cinquecentesca di un pittore appartenente alla famiglia Falconetto. All’esterno si riconosce per la presenza della piccola torre campanaria e per alcuni elementi marmorei che impreziosiscono la porta d’ingresso. Le stanze centrali del piano nobile sono impreziosite da affreschi della seconda metà del ‘700 di Andrea Porta e da porte dipinte dello stesso periodo.

Nel piccolo giardino, di fronte la parte dominicale della villa, si segnala la presenza di sculture in marmo di chiara tradizione greco-romana rappresentanti personaggi legati alla vita agreste. Rilevanti sono poi due statue settecentesche che costituiscono il gruppo scultoreo è denominato “Madonna dei Balladoro”, attribuite a Francesco Filippini, che rappresentano la Madonna con il Bambino e Sant’Eurosia e sono poste in due nicchie ricavate nell’angolo di sud-est, ma originariamente si trovavano all’interno della villa.

Nella parte retrostante abbiamo, il brolo in cui spicca la bella fontana centrale in marmo bianco. Nato come semplice orto, fu terminato, con tutta probabilità poco dopo la costruzione della parte centrale della villa, almeno per ciò che riguarda la costruzione delle mura.

Inserito da: Pro Loco di Povegliano Veronese
via balladoro, 15
37064 Povegliano Veronese