Museo della corte
Descrizione
Il Museo ha la sua sede in due case coloniche dell'Ottocento situate ai lati di un cancello di ingresso alla corte. L'edificio di sinistra ospita la sezione etnografica con la ricostruzione di una casa di campagna con annessa osteria. L'edificio di destra ospita la sezione naturalistica e la storia della Corte dei Cappello. Il Museo è ancora in evoluzione, sta crescendo con il contributo degli abitanti del luogo che con oggetti e ricordi delle loro esperienze di vita lo rendono via via più completo. Nella sezione etnografica sono stati ricostruiti alcuni ambienti tipici della civiltà contadina polesana: a piano terra un'osteria di campagna anni Cinquanta e la cucina con il caratteristico camino; al piano rialzato la camera da letto e la soffitta con i giochi dei bambini e vari oggetti di uso quotidiano. Alle pareti numerose fotografie illustrano alcuni lavori del secolo scorso, molti dei quali ormai scomparsi.
Nella sala di ingresso della sezione naturalistica si trovano innanzitutto alcuni pannelli che illustrano la Storia della Corte: la formazione del territorio, i primi nuclei abitativi, l’insediamento dei Cappello (nobili Veneziani) e l’ evoluzione della corte.
In stessa questa sala il visitatore viene introdotto nel mondo degli uccelli mediante alcuni pannelli che ne illustrano le caratteristiche generali e una grande ricostruzione di Pteranodonte (rettile con apertura alare di circa 8 metri, vissuto 70-100 milioni di anni fa, che costituisce uno dei tentativi di conquistare l'aria). Nelle tre sale successive esemplari di più di 100 specie di uccelli sono ordinati sistematicamente in modo da evidenziare l'aspetto evolutivo (sono presenti Anatidi, Caradridi, Recurvirostridi, Laridi, Scolopacidi, Rallidi, Gavidi, Falacrocoracidi, Podicipedidi, Ardeidi, Fasianidi, Accipitridi, Falconidi, Columbidi, Cuculidi, Titonidi, Strigidi, Alcedinidi, Meropidi, Upupidi, Picidi e Passeriformi). Per ogni famiglia viene fornita una descrizione sintetica e per ogni esemplare la denominazione comune e quella scientifica.
Nella seconda stanza è stata allestita una "coegia", riproduzione di tipico riparo in canna costruito dai cacciatori in mezzo alle lagune del delta del Po.