Palazzo Comunale
Descrizione
La città di Pordenone presenta molteplici palazzi e palazzetti, in particolare affacciati sull'antica Contrada maggiore, attualmente conosciuta come Corso Vittorio Emanuele II.
Tra i più importanti dal punto di vista architettonico e artistico troviamo il Palazzo Comunale (Municipio), costruito in stile gotico tra il 1291 e il 1395, chiude scenograficamente la via con i pinnacoli e la torre dell'orologio aggiunti nel XVI secolo su progetto del pittore Pomponio Amalteo.
Il simbolo del centro storico di Pordenone è sicuramente l’antica Loggia comunale, realizzata nel XIII secolo completamente in laterizio, sulla parte più alta del promontorio che si affaccia alle acque del fiume Noncello. L’edificio è a pianta trapezoidale e parte del pianoterra è semichiusa da ampi archi ogivali; il primo piano è occupato completamente dalla sala del Consiglio comunale. Ha trovato la sua conformazione definitiva con l’inserimento del corpo centrale sporgente realizzato nella prima metà del Cinquecento, a sancire simbolicamente l’accorpamento del territorio pordenonese alla Repubblica Veneta. Nella parte superiore dell’elemento inserito sulla facciata fu realizzato un grande orologio astronomico-lunare, sulla cui sommità furono posti due cosiddetti mori (in realtà due paggi che reggono lo scudo con lo stemma della città ed i segni del dominio di casa d’Austria) in pietra, battenti le ore (recentemente ristrutturati e sostituiti da due copie. Gli originali sono collocati presso il Museo d'arte). In tempi recenti, nel 1928, l’edificio è stato ampliato dall’architetto Cesare Scoccimarro, che ha sfrutatto lo spazio libero dietro il corpo di fabbrica che lo separava dai vecchi edifici verso sud. A fine anni Sessanta, è stato realizzato l’edificio che ha accorpato molti servizi comunali, su progetto dell’architetto milanese Ignazio Gardella, che ha inoltre previsto il riutilizzo di tutti i vecchi edifici dell’isolato che si affaccia su piazza S. Marco.