Chiesa Arcidiaconale di S. Maria Nascente

Successiva alla prima chiesa cristiana eretta a Monte Ricco e dedicata a S. Pietro (IV-V sec.), venne edificata al centro del paese (sec. XI) e dedicata a S. Maria, nonché chiesa matrice e battesimale del Cadore. Alla metà del ‘400 subì una trasformazione dell’impianto architettonico e venne ricostruita con la tecnica gotica. Un altro importante intervento, tale da cancellare ogni traccia gotica, avvenne tra il 1761 e il 1819. Con La demolizione dell’edificio gotico, andarono perduti anche gli affreschi eseguiti su disegno di Tiziano dalla sua bottega (1566-67) sulle vele del coro. All'interno si segnala la "Madonna con Bambino" di Tiziano, le opere dei Vecellio, nonché il Fluegelaltar attribuito, per la parte scultorea alla bottega di Simon von Teisten. Si segnala il Verperbild, una terracotta di scuola tedesca della seconda metà del XV secolo. Dal Castello proviene il Martirio di S. Caterina, opera di Marco Vecellio. Si segnala il gonfalone a fondo d’oro, forse una copia di quello perduto di Tiziano; al suo fianco si trova la Pala Genova, attribuita a Francesco Vecellio. La Sagrestia è una vera e propria pinacoteca che accoglie le tavole dipinte del fluegelaltar, le opere di pregio della bottega di Palma il Giovane, di Zorzi Sotirico da Creta, di Catarino Veneziano, nonché il tabernacolo in marmo finemente decorato e appartenente all’antica chiesa. Da vedere il prezioso piviale quattrocentesco ricamato.