Museo archeologico nazionale dell'Umbria

Musei

Descrizione

Il museo ha sede nell’ex convento di San Domenico, situato lungo corso Cavour, poco fuori le mura etrusche di Perugia. Dal 1948 il museo occupa gli spazi del complesso conventuale domenicano, eretto sul luogo di una prima chiesa duecentesca sorta nell’area dell’odierno chiostro maggiore, poi ampliato nel corso dei secoli fino ad assumere l’aspetto attuale. Con l’occupazione napoleonica e l’Unità d’Italia fu trasformato in caserma militare sconvolgendone l’assetto originario: nel chiostro maggiore trovò sistemazione la cavalleria, nell’oratorio una stalla e l’antica chiesa fu adattata a refettorio su due livelli. Alla fine della seconda guerra mondiale il complesso fu occupato prima dalle milizie tedesche, poi dalle truppe alleate e, infine, dai rifugiati. Dal 1945, ceduto al Comune, diventa luogo di cultura ospitando l’Archivio di Stato e i Musei Civici.

Oltre che per ammirare il complesso architettonico di San Domenico, dal cui chiostro, uno dei più ampi e notevoli della città, è visibile il possente campanile della chiesa, la visita al Museo archeologico nazionale rappresenta una preziosa opportunità per conoscere le collezioni di reperti etruschi tra le più ricche d’Italia, formatesi soprattutto nel corso di scavi ottocenteschi alle necropoli in territorio perugino. Accanto ai reperti di più antica acquisizione, il visitatore potrà apprezzare numerosi materiali provenienti dagli scavi susseguitisi dopo la nascita dell’istituzione della Soprintendenza (1964) e presentati al pubblico secondo i più moderni criteri espositivi. Una consistente quantità di reperti preistorici, inoltre, completa il percorso museale. Il Museo accoglie le collezioni etrusco-romane e preistoriche formate a partire dall’Ottocento, ad opera di illustri studiosi susseguitisi nella gestione del patrimonio archeologico della città, all’epoca importante centro di studi etruscologici. Il nucleo centrale dell’esposizione contiene materiali provenienti in gran parte dal territorio e dagli scavi delle necropoli perugine, databili tra l’età arcaica e l’età ellenistica, come il sarcofago dello Sperandio e l’eccezionale complesso di bronzi arcaici da Castel San Mariano, oltre all’ipogeo dei Cutu ricostruito al vero in una distinta sezione dei sotterranei. Nei due livelli del chiostro è esposto invece il lapidario etrusco romano, costituito da molte urne cinerarie, cippi funerari e iscrizioni latine. Al piano superiore sono attualmente sistemati i materiali pre-protostorici di diversi contesti dell’Italia centrale (Umbria, Toscana, Marche e Abruzzo), della collezione Bellucci e dell’insediamento di Cetona (Toscana). Nella grande “sala dei bronzi”, che per quasi mezzo secolo ha esposto le ricche collezioni di oggetti pre-protostorici appartenute a Giuseppe Bellucci e Umberto Calzoni, è allestita una nuova sezione secondo i criteri museografici più recenti, che illustra le dinamiche di sviluppo delle civiltà degli Umbri e degli Etruschi che occupavano rispettivamente la sponda sinistra e quella destra del fiume Tevere, idealmente rappresentato in questo spazio espositivo dal corridoio centrale.

Inserito da: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
piazza Giordano Bruno, 10
06121 Perugia