Teatro Cesare Caporali
Descrizione
Teatro Cesare Caporali (XVII - XIX secolo), si trova nel comune di Panicale. I panicalesi il 14 agosto 1692 fondarono una società di giovani, che “Per fuggire l'ozio ed unire gli animi (…) avendo portato a buon termine un nuovo teatro”, come recita il documento originale, si impegnò a rappresentare ogni anno nuovi drammi. Nel 1786, grazie ad una nuova accademia teatrale, il teatro venne ricostruito da Francesco Tarducci e fu denominato Teatro del Sole. La sala rettangolare era composta da un palcoscenico, una platea e da una galleria sorretta da colonne. Nel 1856 il Teatrino venne arricchito di 24 palchetti e sei barcacce, distribuiti in due ordini, da Giovanni Caproni che ampliò il palcoscenico e sopra i palchi progettò un loggione con ringhiera di ferro fuso. Il pittore perugino Alceste Ricci ne decorò l'interno con ornati a colori, dorature e stucchi, conferendo eleganza al nuovo teatro Cesare Caporali (1530-1601), così denominato per celebrare il poeta “bernesco”, di probabili origini panicalesi. Nel 1869 Mariano Piervittori, celebre pittore marchigiano attivo in zona, dipinse il sipario rappresentando il capitano di ventura Boldrino Paneri da Panicale mentre riceve le chiavi della città di Perugia da lui liberata dall'assedio dei Bretoni, tuttora visibile. In questo spazio, per 318 anni, la tradizione teatrale si è perpetuata, anche se nel 1957, per un trentennio, si è trasferita presso il teatrino parrocchiale (ex chiesa di San Giovanni Battista) a causa della chiusura per inagibilità. Il Caporali è stato riaperto al pubblico nel novembre del 1994 dopo un radicale restauro e ospita ogni anno molteplici spettacoli grazie alla Compagnia del Sole che lo gestisce, e all'associazione TéathronMusikè, la quale mette in scena ogni anno rare produzioni di prosa e musica.