Villa Mosconi Bertani
Descrizione
La Villa Mosconi Bertani (conosciuta anche come Villa Novare) è una villa veneta neoclassica risalente al XVIII secolo. La tenuta estensione l'estensione di un precedente complesso del secolo XVI ed è composta da una residenza estiva, cantina monumentale, ampio brolo e pertinenze dedicati interamente alla viticoltura. Villa Mosconi Bertani è anche conosciuta per essere stata un importante centro del Romanticismo grazie al poeta e letterato italiano Ippolito Pindemonte nonché come luogo di nascita del vino Amarone. Essa si trova nel comune di Negrar in località Novare, in Valpolicella, nella provincia di Verona. La villa, il parco, la cantina e i suoi vigneti sono oggi proprietà della famiglia di Gaetano Bertani e aperti al pubblico tutti i giorni per tour guidati e in occasione di eventi culturali e privati.
La villa è situata in uno dei luoghi ancora non contaminati dalle speculazioni edilizie e questa sua cornice naturalistica immersa nelle campagne ne incrementa la già indiscutibile bellezza artistica. La valle di Novare ha un grande interesse geologico e idrologico per le sette fonti perenni che alimentavano in epoca romana l'acquedotto della città di Verona e i ricchi giacimenti ferrosi sfruttati in antichità.
Fu iniziata dalla famiglia Fattori intorno al 1735 a lato della cantina cinquecentesca preesistente nel luogo di un antico insediamento prima arusnate e poi d'epoca romana. Fu venduta incompiuta ai Mosconi, nel 1769, che completarono la costruzione aggiungendo un magnifico parco romantico di otto ettari in stile inglese oltre ad espanderne l'attività vinicola rendendola una delle maggiori cantine dell'epoca nel Nord Italia. Durante la proprietà dei Mosconi fu inoltre importante salotto letterario frequentato da esponenti della cultura del tempo, tra cui il poeta e letterato Ippolito Pindemonte. Nella prima metà del Novecento la villa conobbe anni di abbandono e opere vandaliche che rovinarono il parco e alcune sue stanze. Nel 1953 venne acquistata e ristrutturata dalla famiglia Bertani per farne sede di rappresentanza dell'omonima cantina.
Il complesso è un tipico esempio dell'idea palladiana della Villa Veneta con integrazione nel progetto architettonico sia della parte produttiva e agricola legata al vino che di quella residenziale e padronale, rappresentando al centro della valle una sorta di tempio neoclassico a riferimento di una comunità che contava trentacinque famiglie residenti nella tenuta. È costituito da un edificio principale con due ali basse avanzate, terminanti in due facciate simmetriche. Sopra l'ala orientale si erge il campanile della cappella (consacrata a San Gaetano), mentre da ambo le parti due cancelli danno accesso ai rustici e alle cantine.
L'intervento della famiglia Fattori iniziato nel 1710, finalizzato a dare alla dimora un tono aristocratico, aveva un chiaro scopo autocelebrativo, dal momento che erano stati insigniti del titolo comitale. Il progetto fu inizialmente affidato all'architetto Lodovico Perini che morì prima dell'inizio dei lavori e fu completato daI Cristofoli che seppe elaborare con maestria il corpo centrale, di chiara matrice classicista e revisionare le due ali perpendicolari. In tal modo creò il giardino antistante, riuscendo anche a celare la vista dei rustici laterali, poco aristocratici, separando la zona dedicata all'ozio da quella più propriamente agricola.
Fonte: Wikipedia