Catacombe di San Gennaro

Siti archeologici

Descrizione

Per catacombe di Napoli si intendono quei cimiteri sotterranei scavati nel tufo o in altri terreni facilmente asportabili in età classica da parte della comunità cristiana napoletana. Per importanza archeologica e artistica sono seconde solo a quelle di Roma, che hanno dalla loro parte il fatto di essere più numerose ed estese. Le più antiche cavità artificiali sinora scoperte nel sottosuolo di Napoli fungevano da luoghi di sepoltura, soprattutto quelle rinvenute negli anni cinquanta del XX secolo a Materdei. Esse, risalenti al III millennio a.C., sono riferibili alla cultura del Gaudo e sono caratterizzate da tombe a "forno" scavate nella roccia con un pozzetto d'accesso ed una o due camere sepolcrali a sepoltura multipla. Questi luoghi accoglievano le salme di clan familiari di indole guerriera. Dopo il 2.500 a.C., il sottosuolo della città sarà continuamente tappezzato da cavità artificiali, prevalentemente da altre opere funerarie. All'epoca della loro creazione, dovevano essere site per lo più al di là delle mura cittadine, mentre, con lo scorrere dei secoli, sono entrate a far parte dell'ossatura urbana della città. Alle tombe eneolitiche, sono seguite le numerose necropoli greche, organizzate in ipogei; essi, riscontrati ad una modesta profondità nel quartiere Stella, sono caratterizzati da camere funebri medio-piccole: la loro architettura è arricchita da bassorilievi, affreschi, scritte in caratteri greci e quant'altro. Inoltre, sono stati ritrovati numerosi vasellami, urne cinerarie, statuine in terracotta, specchi, ecc. Con l'avvento del Cristianesimo, le catacombe saranno sempre più al centro della vita religiosa della città. A differenza delle sepolture preelleniche e greche, in cui erano deposti i membri di una stessa famiglia, queste accoglievano le salme di tutti i credenti della stessa religione. Precedentemente, i cristiani vennero sepolti insieme con i pagani, ma, quando la comunità divenne più numerosa, fu necessario creare cimiteri collettivi. All'inizio le catacombe vennero utilizzate esclusivamente per scopi funerari e per il culto dei martiri ivi sepolti. Le più antiche catacombe cristiane cittadine risalgono al II secolo. L'opinione comune vuole che fossero utilizzate come nascondigli dai cristiani perseguitati è probabilmente priva di fondamento. Del resto le persecuzioni caratterizzarono solamente alcuni periodi dell'Impero Romano, al tempo di Nerone (tra il 64 e il 67), Domiziano (solo nel 96), Decio (249-251), Valeriano (253-260) e Diocleziano (303-305). Le costruzioni di catacombe cristiane cessarono intorno al V secolo, ergo, con la fine della Napoli romana. Tuttavia, anche dopo queste parentesi storiche, la città si mostrerà particolarmente predisposta alle sepolture sotterranee, al culto dei morti e delle anime in pena, almeno fino a tutto il XIX secolo; spesso, con una marchiata impronta pagana: la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco e il Cimitero delle Fontanelle sono solo gli esempi più famosi.

Inserito da: Tourist Office
Via Capodimonte, 13
80136 Napoli