Eremo di San Leonardo al Volubrio

Chiese

Descrizione

L’eremo di San Leonardo al Volubrio è un antico monastero costruito nel cuore delle Gole dell'Infernaccio, sui Monti Sibillini nel territorio comunale di Montefortino, Marche. 

STORIA

La struttura, oggi isolata, sorge in realtà lungo un'antica via di montagna che collegava l'Adriatico a Roma.

Fin dai primi secoli del Medioevo doveva esistere il "Castrum de Volubrio", un insediamento fortificato posto a difesa del territorio dalle incursioni dei vicini nemici vissani. Dal XII secolo vi risiederono i monaci Camaldolesi che trasformarono il Volubrio in un centro di fede, cultura e sviluppo frequentato dai pellegrini che nel Medioevo percorrevano la strada che “…duce a Roma, a Norcia, a Visse et altri luoghi…”.

In seguito ad un atto del 1571, ufficializzato anche dal Papa dell’epoca, i monaci abbandonarono l’eremo a causa “…della rigidezza et asprezza del luogo, et neve quasi insopportabile, et la difficoltà di addurci su le robbe per la pericolosa et ribiliosa strada”. La dipartita dei monaci segnò l'inizio del decadimento della struttura del monastero, che fu alternativamente usata come rifugio da malfattori e briganti o adibita dai pastori della zona a stalla per il bestiame, deposito e fienile.

In seguito furono proprietari del Volubrio i monaci di monte Corona, i quali concesso in affitto prati e pascoli alla gente di Visso e Ussita, ed i poderi e gli appezzamenti ai signori di Montefortino. Nel 1715 il cardinale Girolamo Mattei, visitando l'eremo e constatate le condizioni rovinose in cui versava, sequestrò il canone di affitto di tutti i beni fino a quando non fosse stato restituito degno decoro all'edificio di culto. Nel 1832 il comune di Montefortino tentò invano di far tornare i monaci sul Volubrio. Infine, con l’avvento del Regno d’Italia, nel 1860 vennero soppresse tutte le Corporazioni Religiose e i beni dell’eremo confiscati dallo Stato furono venduti all’asta. Negli anni successivi la chiesa di San Leonardo e i territori circostanti furono quindi in mano a diversi privati.

RICOSTRUZIONE

Nel 1965 il frate cappuccino padre Pietro, salì con un amico alla chiesa di San Leonardo, della quale non restava all'epoca che qualche rudere ricoperto di vegetazione, e decise di intraprenderne la ristrutturazione. Nel 1969 padre Pietro rintracciò ed incontrò a Roma i figli del Senatore Albertini, allora proprietario, che decisero di donare al frate la chiesa. L'anno successivo il sindaco di Montefortino approvò il progetto di ricostruzione e anche la Sovraintendenza alle Belle Arti concesse il nullaosta. Durante i lavori furono portati alla luce vari reperti storici.

La ricostruzione della chiesa impegnò Padre Pietro per oltre quarant'anni, fino alla sua morte. La struttura dell'edificio e lo stile sono stati dedotti da quanto restava della costruzione precedente; tuttavia non si dispone di documentazione per poter ricostruire con esattezza tutta la storia della struttura. La chiesa si presenta oggi a pianta rettangolare, costituita da un'unica navata. L'ingresso è situato lateralmente sotto un portico composto da tre archi a sesto acuto. Sul lato est è situata la torre campanaria.

A seguito del Terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017 l'eremo ha subito numerosi danni mentre il Comune di Montefortino e il consorzio idrico Tennacola lavorano per ripristinare la completa sicurezza dei sentieri dell'Infernaccio.

Inserito da: Tourist Office
Alta Valle del Fiume Tenna
63858 Montefortino