Piazza del Duomo
Descrizione
Piazza del Duomo è la piazza principale di Milano, suo vero e proprio centro geometrico e commerciale da oltre sette secoli. È il centro vitale della città, insieme alla adiacente Galleria Vittorio Emanuele II. La piazza ha una superficie di circa 17.000 metri quadrati e di forma rettangolare, con gli edifici disposti in funzione del Duomo che chiude la prospettiva di sfondo della piazza. Dominata dall'imponente fronte gotica del Duomo, e decorata al centro dal monumento equestre a Vittorio Emanuele II eretto nel 1896, la piazza è circondata da svariate architetture di periodi diversi: sorge di fronte alla mole del duomo palazzo Carminati, mentre ai lati maggiori della piazza si contrappongono simmetrici i portici Meridionali affiancati dalle due torri dell'Arengario e quelli Settentrionali accompagnati dall'ingresso monumentale della Galleria. La nascita della piazza si può in un certo senso far risalire a Azzone Visconti, il quale, allo scopo di creare uno spazio utile alle attività mercantili da affiancare alle nutrita serie di botteghe che circondavano Santa Tecla, fece creare piazza dell'Arengo tra le basiliche di Santa Maria Maggiore e Santa Tecla. Per creare lo spazio necessario alla piazza fece demolire, intorno al 1330, le taverne che si trovavano accanto alla cattedrale. I lavori per la realizzazione della piazza subirono un notevole rallentamento alla morte di Azzone. Nel 1548 Vincenzo Seregni realizzò un nuovo progetto per la piazza del Duomo. Essendo questi anni di ristrettezze finanziarie, l'unica opera che viene realizzata tra tutte quelle previste dal Seregni è la demolizione del Paradiso e della nuova Santa Tecla (sorta nel 1481 sfruttando la facciata superstite della basilica originaria), creando così una piazza quadrata di fronte al Duomo. Con l'apertura del palazzo Reale del Piermarini, nasce una seconda piazza posta lateralmente alla prima e ad essa collegata. Anche durante il successivo periodo della Restaurazione (1814-1859), si realizzò un nuovo progetto per la piazza, commissionato dal nuovo imperatore Ferdinando I a Giulio Beccaria. Delle varie fasi previste dal progetto, l'unica che viene realizzata è quella nella zona dietro il Duomo, dove vengono demolite le case del cantiere della Fabbrica del Duomo, per costruire il nuovo palazzo della Fabbrica. La piazza deve la sua fisionomia attuale alle ristrutturazioni fatte eseguire dall'architetto Giuseppe Mengoni che nel periodo compreso tra il 1865-1873 fece allargare notevolmente il precedente sagrato della cattedrale cittadina. Nell'aprile del 1860, i cittadini milanesi vengono invitati a presentare idee per la nuova piazza e per la nuova strada da intitolare a Vittorio Emanuele II. Benché non presente tra i progetti premiati quello del Mengoni riscuote notevoli consensi. Nel 1863 si indice un nuovo concorso, che verrà per l'appunto vinto dal Mengoni e il 7 marzo 1865 Vittorio Emanuele II può porre la prima pietra della Galleria. L'apertura al pubblico avviene infatti il 15 settembre 1867. Terminata la Galleria, si procede con i lavori per la Piazza. Con Mengoni muore per sempre lo stesso progetto e le speranze di portarlo a compimento: dalla sua morte la piazza rimase praticamente immutata; solo nel 1896 venne inaugurato al suo centro il monumento equestre a Vittorio Emanuele II.