Duomo di Massa
Descrizione
La cattedrale dei Santi Pietro e Francesco è il più importante edificio di culto cattolico di Massa, chiesa madre della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli. Se ne hanno notizie certe a partire dal 1477 quando, per volere di Taddea Pico Malaspina, moglie del Marchese Giacomo I Malaspina, vi furono trasferiti i titoli e i beni della chiesa extra-urbana di S. Remigio e S. Pancrazio, del soppresso convento di Turano. Il tempio, quasi totalmente ricostruito tra il 1660 e il 1670, l'architetto Giovanni Francesco Bergamini e il figlio Alessandro Bergamini progettarono la sistemazione e l'arredo dell'area presbiteriale realizzando un monumentale altare maggiore, concepito come fastosa quinta scenografica al centro del presbiterio, i due altari del transetto, per i quali il Cardinale commissionò attorno al 1684 a Luigi Garzi le due tele con l'Immacolata e con la Trinità in gloria e santi, e il rivestimento marmoreo delle pareti e del pavimento. Il duca Alberico II stabilì quindi che la nuova cappella, da costruire dietro l'altare destro del transetto, diventasse il mausoleo della casata. I lavori della cappella Cybo Malaspina, il cui progetto fu inizialmente affidato all'architetto della corte di Massa, Giovanni Francesco Bergamini, iniziarono intorno al 1687; in seguito, al progetto pose mano Domenico Martinelli, architetto lucchese, legato allo studio di Carlo Fontana ed esponente della romana Accademia di San Luca, i cui disegni vennero richiesti dal duca Carlo II in persona, ispirato dallo zio, il cardinale Alderano Cybo Malaspina, segretario di stato del papa Innocenzo XI, finanziatore dell'ammodernamento artistico del Ducato e mecenate di artisti di fama, le cui opere pittoriche e scultoree sono ancora oggi presenti nello stesso Duomo. Il Martinelli contribuì a fare della cappella Cybo un'opera barocca aggiornata secondo i dettami più avanzati della Roma del tempo, disegnando un altare (destinato a contenere l'affresco di una Madonna con il Bambino del Pinturicchio, in precedenza collocato nella cappella Cybo della basilica di Santa Maria del Popolo a Roma) e le porte e le sovrastanti tribune, realizzate con raffinate soluzioni artistiche, con grande uso di linee concave e con la messa in opera di marmi policromi di varia provenienza. La cappella Cybo introdusse nel ducato di Massa moderne soluzioni stilistiche che divennero modello per successive realizzazioni ad opera di artisti locali (fra le quali il santuario della Madonna delle Grazie a Carrara). Qui vennero sepolti Filippo Alfonso Gonzaga (†1728), ultimo conte di Novellara e Ricciarda Gonzaga (†1728), figlia di Camillo III Gonzaga. Nel 1821 in seguito all'erezione della Diocesi di Massa l'antica chiesa di San Francesco ne divenne la cattedrale. All'ingresso dell'edificio sono riportati i nomi dei cittadini massesi che combatterono in Spagna durante la guerra civile, senza distinzione di schieramento politico, tra cui Francesco Massa, clochard napoletano del quartiere Soccavo (ma legatissimo alla città di Massa per via del suo cognome), che si unì alla lotta cercando una morte gloriosa che lo liberasse dal tedio della sua tristissima vita. Nel novembre 1964 papa Paolo VI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.