Ca' Murà
Descrizione
L'antica chiesetta che sorge in località Ca' Murà risale all'XI secolo. Questo era un minuto monastero benedettino femminile recintato da una mura, e così si può così facilmente spiegare il toponimo dato alla località di Ca' Murà. Tra 1216 e il 1220 vi si stabilisce una comunità di frati francescani che vi rimase poco più di settant'anni. Il convento dì Ca' Murà aveva raggiunto una piena autonomia, infatti nel 1238 poté beneficiare dei cospicui lasciti del terziario francescano Buffono di Bertolotto che lascia per testamento 100 soldi al convento di Ca' Murà perché provveda a dar inizio alla costruzione della Basilica di S. Antonio. Nella decima papale del 1297, Ca' Murà è nominata come chiesa curata, distinta da Bertipaglia, con un rettore con il titolo di Priore, il che fa pensare un ritorno dei benedettini, probabile un priorato semplice, che comprendeva non più di tre o quattro monaci. Nel 1449 il monastero aveva cessato di esistere e la chiesa dei Santi Stefano ed Eurosia era passata in proprietà della parrocchia di S. Mariano, anche se continuava ad avere il suo Fonte battesimale segno della sua parrocchialità. Nel maggio del 1589 Papa Sisto V assegnò il beneficio semplice di Ca' Murà ai Canonici Illirici di S. Girolamo di Roma i quali dopo quella data costruirono il grazioso campanile al lato destro dell'abside. Nel 1780 ai Canonici Illirici successe la famiglia padovana dei Petrobelli , fino al 1900, quando Chiesa, casa e terreno circostante vennero posti all'asta, e furono acquistati da Don Gottardo Bellan, parroco di Bertipaglia, il quale, lascia in successione i beni al fratello Don Antonio Bellan. Oggi la chiesa ha mantenuto il suo semplice aspetto: si tratta di un edificio a navata unica, posto su un rialzo in pietra che lo isola dal terreno; la facciata è scandita da due lesene; alcuni gradini centrali conducono alla porta d'ingresso, sovrastata da una nicchia affrescata. Sopra la nicchia una finestra ad arco. All'interno si conserva un altare cinquecentesco, una tela raffigurante la Vergine con il Bambino, Santo Stefano e Sant'Eurosia e la lastra tombale indicante la sepoltura della famiglia Petrobelli. della chiesa parrocchiale di Bertipaglia.
Fonte: Wikipedia