Statua del Redentore
Descrizione
La Statua del Redentore o Cristo Redentore è una colossale scultura posta sulla cima del monte San Biagio, sovrastante Maratea, in provincia di Potenza.
Fu realizzata con un particolare impasto di cemento misto a scaglie di marmo di Carrara dall’artista fiorentino Bruno Innocenti tra il 1963 e il 1965. È alta 21,13 m.
Sulla cima rocciosa del monte San Biagio si ergono le rovine della città antica di Maratea, oggi disabitata. Nel 1806 la cittadella fortificata fu attaccata da un contingente di quattromilacinquecento soldati francesi e, nel 1907, si volle ricordare l’evento con l’erezione di una croce in ferro battuto, posta sul punto più alto del monte. Questa croce veniva poi continuamente ripristinata ogni qualvolta che i fulmini l’abbattevano.
Nel 1942 il podestà Biagio Vitolo ideò una nuova croce commemorativa, stavolta fatta di cemento e con parafulmini, da costruire al posto di quella in ferro. L’opera fu realizzata in concomitanza con la prima strada rotabile che saliva alla basilica di S. Biagio e con il viale che da questa porta alla cima del monte, su un artistico belvedere con balaustra.
Arrivato a Maratea nel 1953 per avviare attività industriali con l’aiuto della Cassa del Mezzogiorno, il biellese Stefano Rivetti di Val Cervo concepì l’idea di sostituire la croce commemorativa con un grande monumento al Cristo Redentore, e palesò le sue intenzioni con una lettera indirizzata all’amministrazione comunale il 5 settembre 1961. Il consiglio comunale ne approvò la costruzione, previo smantellamento e conservazione della croce, avviato nel settembre 1963, che fu ricostruita in un altro sito.
Il progetto dell’opera fu affidato all’artista Bruno Innocenti, docente presso l’istituto delle belle arti di Firenze. I lavori di costruzione iniziarono nel novembre 1963, e perdurarono a più riprese fino ai primi mesi del 1965. La costruzione venne eseguita da una ditta friulana che si avvalse di manodopera locale proveniente dalla stessa Maratea e da Lauria.
Una volta completata, non vi fu alcuna cerimonia per inaugurare la grande statua. Dopo le elezioni comunali del 1964, che videro contrapposte due liste, una molto vicina agli interessi di Rivetti e un’altra di stampo popolare di segno opposto, e la vittoria di quest’ultima, tra la comunità e la classe dirigente di Maratea e l’imprenditore piemontese si instaurò un clima di freddezza e ostilità, che comportarono tra l’altro la mancata cerimonia di inaugurazione del monumento. In ogni caso, il grande Cristo Redentore entrò, seppure in sordina, nel panorama artistico marateota acquistando subito un ruolo da protagonista.
Dal 23 al 28 luglio 2013 l'area della statua è stata al centro del raduno interdiocesano per la Giornata Mondiale della Gioventù di quell'anno, destinato a raccogliere i fedeli che non potevano recarsi a Rio de Janeiro.
Fonte: Wikipedia