Chiesa San Pietro Apostolo
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Lun 18:00 - 19.00 Mar 18:00 - 19.00 Mer 18:00 - 19.00 Gio 18:00 - 19.00 Ven 18:00 - 19.00 Sab 18:00 - 19.00 Dom 10:00 - 12:00, 18:00 - 19.00
Descrizione
La Chiesa di San Pietro Apostolo, posta alla sommità della collina occupata dall’antico castrum Laureti, compare per la prima volta citata su una donazione che Drogone Tassone dispone nel 1066 per la chiesa di San Giovenale, una grangia annessa all’abbazia nullius di San Pietro.
L’edificio attuale si presenta a tre navate con abside semicircolare leggermente inclinato a sinistra, rappresenta il risultato della trasformazioni che la chiesa originaria subì, a partire dal XVI secolo, quando l’abate Giovan Battista Umbriani, nominato dal Cappellano Maggiore di Corte del vicerè di Napoli, Raimondo di Cordova, avviò una serie di interventi architettonici. Fra le opere ancora oggi visibili si possono collocare la costruzione del portico antistante la chiesa, la casa badiale al piano superiore e i due portali lapidei caratterizzati dalla presenza dello stemma familiare degli Umbriani. Alla seconda metà del XVIII secolo sono da collocare gli ultimi interventi architettonici e la realizzazione dell’altare maggiore in marmi policromi, attribuito al marmoraio napoletano Pasquale Ammirante.
Subito a sinistra dell’ingresso è situata la cappella dedicata a San Tommaso d’Aquino, patrono del paese fino al XVIII secolo, insieme a San Michele Arcangelo. La cappella risulta l’unica parte del’intera chiesa che conserva la sua struttura originale risalente alla fine del XIV secolo; fra la fine del XVI e il XVIII secolo venne realizzato il pavimento in mattonelle di maiolica di Castelli.
La devozione per San Tommaso è legata al suo primo miracolo che la tradizione vuole sia avvenuto presso il castello di Loreto, quando, secondo la leggenda, nel 1237, il giovane Tommaso, ospite presso il castello, fu scoperto dal padre a distribuire pane ai bisognosi del paese colpito da una grave carestia e per questo duramente ripreso, ma alla richiesta di mostrare cosa nascondesse sotto il mantello, apertolo ne caddero fiori comparsi miracolosamente al posto del pane.
La memoria di quel primo miracolo è attestata da un dipinto seicentesco collocato tra gli stucchi della volta della cappella, e dall’usanza di ornare il busto del Santo giovane con un mazzetto di fiori in stoffa durante le adorazioni e le processioni.
Nella navata sinistra della chiesa si aprono la cappella dell’Addolorata che ospita la lapide in memoria dei caduti della I Guerra Mondiale e la cappella di San Zopito, patrono del paese dal 1711.
La cappella di San Zopito risale alla prima metà del XIX secolo, quando l’architetto genovese Paolo Campili, su commissione delle mandato delle famiglie nobili di Loreto, Casamarte e Presbiteri de Lassis, la realizzò decorandola con stucchi e dipinti in stile Noeclassico. Negli anni successivi furono aggiunti l’altare ad intarsi marmorei realizzato a Napoli e il pavimento a mosaico. In una nicchia ricavata nella parete di destra è custodito il settecentesco busto argenteo del Santo, realizzato a spese della locale Università nel 1758, su disegno dello scultore napoletano Giuseppe Sammartino.
Sulla parete di fondo della navata sinistra è la tela con la Madonna del Rosario, databile alla fine del XVI secolo, mostra, oltre alle figure di San Domenico e di Santa Caterina da Siena, la figura di papa Pio V che istituì la festa del Rosario e di Margherita d’Austria, e potrebbe riferirsi ad uno dei pittori fiamminghi presenti a Napoli nel XVI secolo.
San Pietro, the Mother Church of Loreto Aprutino, was built on the ruins of a temple dedicated to Apollo. The oldest document, dating back to 1066, concerns its donation by Tassone, first count of Loreto.
In 1500s the church was partially rebuilt by order of abbot Giovan Battista Umbriani: among the additions, the portico with three-light windows on two sides.
The essential lines of the portal are offset by the baroque volutes and by the decorations of the internal pillars (mid-18th century), which define the nave and the two aisles. The 18th century high altar looms at the back of the nave with its multicoloured marble, stone intarsia and allegoric sculptures.
A series of beautiful chapels enriches the interior.
The one dedicated to St. Thomas Aquinas was built in 1500 and then modified in the baroque period and in 1700s. It is closed off by a baluster and it is covered with a historic Castelli tile floor.
The chapel dedicated to St Zopito, patron saint of the town, was built in 1711.
The young saint, martyred in Rome, is honoured on Pentecost Monday. The procession is centred around a white ox, which kneels at the passage of the saint’s vestiges.
The last notable chapel is the Rosary chapel. An 18th century painting on the altar is dedicated to the Virgin Mary, and a saint is present.