Chiesa Monumentale Santa Maria in Piano

Chiese

Descrizione

La chiesa di Santa Maria in Piano si trova citata per la prima volta nel Chronicon Vulturnense  nell’ambito di una cessione di terreni che nel 982 l’abate Giovanni III offre a Berardo e Guidolfo di Liuduno in prossimità di Penne. Guglielmo di Tassone, conte di Loreto  nel 1001 cedette Santa Maria in Piano al monastero di San Bartolomeo a Carpineto e con i conti d’Aquino iniziò per la chiesa una serie di restauri, culminati nel XVI secolo con gli interventi dell’abate Giovan Battista Umbriani.

La chiesa a navata unica è divisa in cinque campate da archi ad ogiva e risulta coperta da un soffitto a capriate lignee; la facciata è preceduta dalla torre campanaria alla quale nella seconda metà del XV secolo fu aggiunto il prisma ottagonale ornato con bacini in maiolica policroma. Nel 1559 cominciarono,   com’è documentato dall’iscrizione nell’architrave del portale d’ingresso, i lavori di ristrutturazione voluti dall’Umbriani .

All’interno della chiesa, sulla prete di controfacciata, è il grande affresco del Giudizio Universale, datato intorno al 1429, così come i cicli di affreschi che decorano le varie campate con le storie della Vergine, di San Tommaso d’Aquino ed una serie di raffigurazione di Santi e Sante. Il tema del Giudizio Universale mostra una raffigurazione disposta su più livelli, in alto al centro è una Déesis con il  Cristo in trono che mostra le ferite della Passione affiancato dalla Vergine, a sinistra, e San Giovanni Battista, a destra, che pregano per la salvezza delle anime. Nel livello sottostante è  l’altare con gli strumenti della Passione ai piedi del quale sono inginocchiati San Domenico, San Francesco e Sant’Agostino, affiancati  da  Apostoli, Profeti, Santi e Sante. Nella parte bassa è raffigurato un ponte che al centro diventa sottilissimo, e che rappresenta la prova che le anime devono superare per arrivare al cospetto di San Michele Arcangelo che  le peserà per giudicarne i peccati. Nell’angolo sinistro dell’affresco è la torre del Paradiso, circondata da un giardino con piante fiorite, con San Pietro davanti alla porta, e, poco lontano Abramo, Isacco e Giacobbe.

Manca il lato destro dell’affresco nel quale doveva forse essere raffigurato l’inferno come lascerebbero supporre le figure del diavolo e di un leone proprio sopra l’arco di ingresso.

Il tema iconografico potrebbe derivare dalla Visione di Alberico da Settefrati, un  monaco cassinese vissuto nella prima metà del XII secolo, ma anche dalla Commedia di Dante o dalla letteratura orientale che circolava nel Meridione già dall’età sveva.

Sulla parete sinistra della chiesa si trova  un Crocifisso incorniciato da un dipinto cinquecentesco con le figure della Vergine e di San Giovanni evangelista, riconducibile alla tipologia del crocifisso gotico doloroso  diffuso in Abruzzo fra XIV e primo XV secolo.

Sull’altare maggiore è conservata la Pietà il gruppo scultoreo di XV secolo, identificabile come una Vesperbild, di origine nordica, la cui riproduzione si diffuse in Italia intorno al XV secolo. Alla statua sono riferiti gli eventi miracolosi testimoniati dalle scritte incise sulla parete che raffigura le storie di San Tommaso d’Aquino, nell’ultima campata di destra.

SIAMO SPIACENTI, MA LA CHIESA E’ TEMPORANEAMENTE CHIUSA PER LAVORI DI MANUTENZIONE A SEGUITO DANNI DA SISMA.

Santa Maria in Piano is the most important and interesting monument in Loreto Aprutino. It is famous for its unique and extraordinary fresco painting.

The earliest information regarding the church can be found in an 8th century document, in which Santa Maria in Piano is attributed, with all its properties, to the Benedictine order.

The current architectural layout dates back to 1282, when the church was rebuilt in Burgundian style. More changes were made in 1559 with the addition of the portico, the main entrance, the polygonal apse, and the inclusion of large windows and a side entrance to the internal hall. The lower part of the bell tower is medieval, the upper part is Renaissance.

The portal (1559), decorated with an inscription in praise of the Virgin Mary, leads into the Gothic hall, which is characterised by a beautiful suite of ogee arches. 

The interior is splendidly decorated with paintings, and the most interesting ones are those on the right hand chapels and on the counter-facade.

The 15th century frescoes on the right propose a different theme for each chapels, the stories of St Thomas Aquinas (fifth chapel), the story of St James of Compostela as he succours pilgrims (third chapel), the ex-voto (fourth chapel).

The counter-facade houses the largest painting in Abruzzo, partly executed using encaustic technique, and depicting the Last Judgement as seen in a vision by Alberico da Settefrati when he was seven years old.

Inserito da: Comune di Loreto Aprutino
Via Santa Maria in Piano
65014 Loreto Aprutino