Museo Etnografico degli Zattieri del Piave
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Descrizione
La "Fameja dei Zater e Manadàs de la Piave" è impegnata a raccogliere e trasmettere le tradizioni culturali e lavorative degli Zattieri di Codissago, ai quali era affidato l'assemblaggio delle zattere e la loro condotta lungo il tratto del fiume Piave, da Perarolo di Cadore a Codissago, dandosi poi vicendevolmente il cambio con altri professionisti del settore presso tappe stabilite fino ad arrivare alla Laguna veneziana.
Alla metà degli anni Ottanta,l’associazione si è orientata verso la fondazione di questo museo, l'unico in Italia , a trattare l'argomento del trasporto del legname e di merci varie per mezzo delle zattere.
Il museo, situato a Codissago, in Via Giovanni d’Incà, è composto di 10 sale tematiche e ben strutturate. Se l'incipit è quello archeologico del piano terra, dove particolarmente interessanti sono le diverse antiche asce , il corpo centrale della esposizione si concentra nei due sovrastanti piani, incentrati sul taglio del legname, il trasporto dei tronchi dal bosco al fiume, la marchiatura della proprietà, il passaggio del cidolo durante le menade, la fluitazione libera, il passaggio del legname nelle segherie, la costruzione ultima delle zattere con i tronchi che venivano poi slegati ed utilizzati presso l'Arsenale veneziano per la costruzione delle navi della flotta della Serenissima. Le zattere erano però utilizzate come mezzi di trasporto verso la pianura veneta, anche di altri materiali oltre il legno, tra i quali possiamo ricordare alcune varietà di pietra bellunese (di Castellavazzo, di Cugnan, di La Secca...), mole per affilare, spade e chiodi, carbone e pece, minerali lavorati o grezzi, acido solforico e qualsivoglia prodotto tipico della montagna che potesse mancare ed essere utile alle attività dei siti di pianura.
In ciascuna di queste sezioni vengono trattati gli aspetti storici e tecnici, puntando l'attenzione soprattutto sugli strumenti e gli attrezzi propedeutici al compimento di ogni singolo passaggio, ma anche modelli di cidoli, stue e risine, tutte strutture di controllo del legname nel processo del trasporto.
L'ultima sala del percorso è dedicata propriamente alle zattere, essendovi esposti le puntuali ricostruzioni in miniatura di tali manufatti utilizzati sui più diversi fiumi europei tra Spagna, Francia, Germania e Austria: un buon espediente per far comprendere appieno come quello della fluitazione del legname assemblato in imbarcazioni fosse una consuetudine per varie comunità che sorgevano su importanti corsi d'acqua e come questa si sia trasformata nei secoli in sistema economico e sociale.
Il contesto sociale e culturale viene ben reso poi attraverso la documentazione fotografica e la importante presenza di esempi di ex voto, che sottolinea la durezza e la pericolosità di tale lavoro che è costato la vita a non pochi uomini di Codissago.
Il valore del Museo è incrementato dalla presenza, presso il piazzale esterno, della ricostruita antica segheria "alla veneziana" datata al 1883 e proveniente da Sottocastello di Pieve di Cadore. Il manufatto non solo è ottimamente conservato, ma si presenta ancora funzionante (azionato non dalla forza dell'acqua ma da un motore elettrico) e quindi capace di dimostrare concretamente le modalità di lavorazione del legname.
Il Museo è anche sede del Centro Internazionale di Studi sulle Zattere e fa parte della Rete Museale Piave Maè.