La Val Zebrù è probabilmente la più caratteristica delle valli del Parco Nazionale dello Stelvio per la sua natura incontaminata ricca di flora e fauna, in cui non di rado si incontrano gli animali selvatici che la popolano. Questo e' un percorso su strada sterrata ideale per la mountain bike quasi totalmente pedalabile tra i maggenghi, le tipiche baite in legno e i boschi di pino mugo e pino silvestre. Mentre pedaliamo in salita, lasciandoci alle spalle la vista della Cima Piazzi, siamo letteralmente sovrastati dall'impressionante catena che dalla Cresta di Reit giunge al Monte Cristallo, alle Cime di Campo e al Sasso Rotondo. A destra scendono i contrafforti della dorsale che va dalle Cime dei Forni alla Cima della Manzina fino al Monte Confinale. Alla Baita del Pastore, e qui siamo immersi in un ambiente tipico di alta montagna, possiamo intravvedere verso est il difficile itinerario di MTB che scende dal Passo Zebrù e sopra di noi a sinistra l'erto sentiero che porta al Rifugio V Alpini. Alzando ancora di più lo sguardo l'inconfondibile profilo del Gran Zebru' si staglia dietro le rocce della Cima della Miniera. Si inizia a pedalare dal parcheggio di Niblogo (1600 m _ segnavia n. 529) su una bella strada sterrata pianeggiante. Ben presto si arriva al Ponte Tre Croci e proseguendo verso sinistra, ci si inoltra in salita nella valle passando dai maggenghi di Zebrù di Fuori e Zebrù di Dentro (1860 m). Proseguendo incontriamo le baite di Chitomas e di Pramighen fino ad arrivare al Rifugio Campo, per poi continuare su un tratto di salita più impegnativa fino alla nostra meta: la Baita del Pastore (2160 m). Facciamo ritorno per la stessa strada in tutta tranquillità.
Fonte: Altavaltellina