Chiesa S. Maria Maggiore

Chiese

Descrizione

La collegiata di Santa Maria Maggiore è il duomo di Guardiagrele, in provincia di Chieti. Presenta una struttura complessa, frutto del susseguirsi delle fasi costruttive nei secoli. È caratterizzata da un'elegante facciata in pietra della Majella che procurò alla città la definizione di "città di pietra" da Gabriele D'Annunzio ne Il trionfo della morte, in cui è incorporata una massiccia torre campanaria che domina il prospetto. La tradizione locale fa risalire l'edificazione della chiesa al 430, sui resti di un antico tempio pagano. Gli studi attuali attribuiscono l'origine a una chiesa cimiteriale del XIII secolo, collocata fuori dalle mura del castrum. Probabilmente alla prima fase costruttiva fanno riferimento le due date '1133' e '1150' incise sulla facciata, riportate negli scritti dallo storico settecentesco Anton Ludovico Antinori, ma che sono sparite. Certo è che nel 1256 il cimitero venne spostato nelle vicinanze della chiesetta di san Siro, l'attuale chiesa di san Francesco d'Assisi, poiché il fulcro della vita cittadina e delle sue principali attività si stava spostando a Santa Maria Maggiore. Nei due secoli successivi allo spostamento del camposanto, la chiesa venne abbellita e arricchita con opere d'arte. Nel XIV secolo furono effettuate le principali modifiche all'edificio quali la costruzione della torre campanaria e il porticato settentrionale. Nel secolo successivo vennero aggiunti o rinnovati altri importanti elementi architettonici e di arredo come il portale principale a sesto acuto, le monofore della facciata, gli affreschi sotto i porticati e la croce processionale di Nicola da Guardiagrele (che venne poi saccheggiata ma in parte recuperata ed esposta nel museo del duomo). Sulla sommità della torre sono osservabili tracce che rimandano a una cella campanaria ottagonale, abbattuta dagli eventi sismici susseguitisi nel tempo. Dell'edificio originale è sopravvissuto solo il prospetto sotto il portico meridionale, seppur con diverse aggiunte, come il secondo portale. Inserito nel 1578, quest'ultimo fu probabilmente ricavato da un blocco che in origine doveva essere un altare ed è caratterizzato da ricche decorazioni a treccia, grottesche e motivi floreali. Non coevo alla costruzione originale nel lato meridionale è anche il gigantesco affresco del 1473 raffigurante San Cristoforo, realizzato da Andrea De Litio (unica opera firmata e datata dall'artista), che mostra il santo nell'atto di attraversare un corso d'acqua gremito di pesci sorreggendo sulle spalle il bambino Gesù, che a sua volta innalza un globo sul quale sono scritte le lettere A A E (iniziali dei tre continenti conosciuti allora). Il portico fu prolungato nel 1882 oltre via dei Cavalieri, così da coprire gli stemmi delle famiglie guardiesi più importanti affissi sul muro. Agli inizi del Settecento, dovendo ampliare la chiesa ma facendo fronte anche alla necessità di non ostruire via dei Cavalieri, si decise di ricorrere alla sopraelevazione dell'intera aula prolungandola fino alla chiesa della Madonna del Riparo, situata sul lato opposto della strada. Fu ricavato un ampio e luminoso interno a navata unica, a cui si poteva accedere tramite un'ampia gradinata, mentre Santa Maria del Riparo divenne un locale di sgombero chiuso. La nuova chiesa di Santa Maria Maggiore è stata restaurata nel XX secolo, con la sostituzione della copertura in favore di un tetto a capriate.

Inserito da: Tourist Office
Piazza S. Maria Maggiore, 1
66016 Guardiagrele