Castello di Gorizia
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Lun 9.30 - 11.30 Mar 10.00 - 19.00 Mer 10.00 - 19.00 Gio 10.00 - 19.00 Ven 10.00 - 19.00 Sab 10.00 - 19.00 Dom 10.00 - 19.00
Descrizione
Il castello di Gorizia è una fortificazione risalente all'XI secolo costruita sul colle che domina la città da cui prende il nome.
La costruzione del castello di Gorizia è databile intorno al 1146, anno nel quale per la prima volta compare il titolo di conte di Gorizia, abbinato a Enrico IV di Spanheim, che presuppone la presenza di una fortificazione in loco.
È probabile che inizialmente una serie di strutture difensive come un terrapieno, un fossato, una palizzata avessero preceduto la costruzione di un torrione o mastio di pietra, il quale fu ampliato ulteriormente durante il XIII secolo con l'aggiunta di un palazzo signorile e un edificio di due piani. In questo stesso periodo era sicuramente presente un borgo al di fuori della palizzata provvisto a sua volta di una barriera difensiva e composto da case costruite obbligatoriamente in muratura, imposizione data ai residenti che si aggiungeva a quella di difendere il castello in caso di attacco.
La prima raffigurazione del castello è risalente al 1307 impressa sul sigillo concesso alla città da Alberto II, sebbene la figura sia molto stilizzata si riesce a distinguere chiaramente il mastio. È probabile che intorno al 1350 il castello avesse sembianze simili a quello di Bruck presso Lienz.
Alla morte di Leonardo, l'ultimo conte di Gorizia, avvenuta nel 1500 il feudo e il castello di Gorizia divennero proprietà di Massimiliano I d'Asburgo imperatore del sacro romano impero; il quale, pur rinforzandone le difese, nel 1508 perse la fortificazione e il territorio che caddero nelle mani della Repubblica di Venezia la quale rivendicava la successione della contea.
Sotto la Serenissima il castello ebbe un'ulteriore opera di fortificazione per renderlo più adatto alla guerra rinascimentale che comprendeva l'utilizzo delle armi da fuoco, tra le varie modifiche apportate venne anche abbattuto il mastio dell'XI secolo, tuttavia Venezia riuscì ad occupare il territorio per soli tredici mesi fino al giugno del 1509.
Nel secolo successivo il castello venne utilizzato come carcere e come caserma e perdette il suo aspetto medievale, nel XVIII secolo venne ulteriormente ampliato con bastioni, polveriere e muraglioni, la costruzione di alcune di queste opere furono supervisionate dal matematico e astronomo Edmond Halley.
Il castello fu danneggiato durante i bombardamenti della prima guerra mondiale e oggetto di un restauro filologico negli anni che vanno dal 1934 e il 1937 dall'architetto Ferdinando Forlati con l'aiuto del genio militare e della soprintendenza delle Belle Arti di Trieste. Si decise di ritornare ad un aspetto medievale del castello e di abbandonare l'intonacatura bianca che la costruzione aveva acquisito durante il rinascimento.