Porta Siberia (o del molo)
Descrizione
L'attività genovese di Alessi ha inizio, secondo il Vasari, con la progettazione della Porta del Molo, contemporaneamente alla costruzione della cinta muraria del XVI secolo. Nel 1550, infatti, egli fu incaricato dello studio di un organismo militare che, inserendosi nella nuova linea fortificata, fosse in grado di garantire sia la funzione difensiva sia quelle daziaria e di transito tra il Molo e la città. L'ubicazione, considerata la valenza urbanistica dell'intervento, fu scelta opportunamente tra le Mura di Malapaga ed il Mandraccio, a ridosso delle antiche fonderie di artiglieria ed Antonio Roderio ne curò l'esecuzione tra il 1551-'53. Il Dongione del Molo, attraverso una storpiatura dialettale dell'antica denominazione di Porta Cibaria, divenne noto come Porta Siberia alla fine del XIX sec. quando tra le sue mura si svolgeva il controllo delle derrate alimentari in transito nel porto. Risparmiata dalle demolizioni per l'apertura della "Carrettiera Carlo Alberto" a causa del suo posizionamento, la porta perse gradualmente ogni funzione con l'interramento delle calate; il progetto di recupero, eseguito da Renzo Piano in occasione delle Colombiane del 1992, ha consentito il risanamento degli spazi interni, destinando successivamente il manufatto a sede del Museo Luzzati e di temporanee di altri artisti.