Museo diocesano - sezione di Gallipoli
Musei
Descrizione
La prima idea di un Museo diocesano in Gallipoli nacque da una felice intuizione del vescovo Mons. Aldo Garzia, il quale istituiva nel 1983 il Centro Diocesano di beni culturali dell’allora diocesi di Gallipoli, comprendente il museo, l’archivio storico e la biblioteca vescovile e gli destinava come sede l’immobile dell’antico Seminario di Gallipoli, rimasto ormai privo della sua funzione originaria. Ugualmente il medesimo vescovo faceva in data 24 giugno 1984 per l’allora diocesi di Nardò. Con l’unificazione delle due diocesi, anche il Museo diocesano è diventato un’unica realtà, con due distinte sezioni, una a Gallipoli e l’altra a Nardò. La sezione di Gallipoli è allocata in un immobile architettonicamente pregevole, realizzato da Mons. Serafino Brancone (1747-1759) nel 1751 allo scopo di dotare la diocesi di Gallipoli di un proprio seminario. Giunto fino a noi pressoché integro, per poter accogliere il Museo l’edificio aveva bisogno di un radicale restauro e del necessario adeguamento. L’intervento di restauro è iniziato nel 1999 e si è protratto fino al 2004. Il complesso museale occupa una superficie di circa 900 metri quadri distribuiti su tre piani con quindici sale espositive.