Abbazia di Santa Maria

Chiese

Descrizione

La facciata della basilica è uno fra i migliori esempi di gotico cistercense nel Veneto[2]. La struttura a salienti è sottolineata da slanciate lesene e profilature in pietra grigia che risaltano sulle campiture intonacate di bianco. I fori sono anch'essi contornati in pietra grigia con semplicissime decorazioni geometriche. Tre portali architravati, inseriti in archi a tutto sesto leggermente sporgenti, danno accesso alle navate. La luce entra attraverso quattro finestre gotiche a lancia, una in corrispondenza di ciascuna navata laterale, due più grandi in quella centrale, e due rosoni, uno, di raggio maggiore in stile gotico, l'altro, più semplice, poco sotto gli archetti pensili che concludono verso l'alto la campata centrale.

L'interno a tre navate, con copertura a capriate, è diviso in cinque campate da ampie arcate a sesto acuto poggianti su semplici colonne con capitelli a crochet. Nella navata centrale sopra ai capitelli slanciate lesene aumentano il senso di verticalità. Sul transetto si aprono tre absidi a pianta quadrata. Semplici fasce affrescate con motivi floreali e figure evangeliche decorano l'aula. Di maggior interesse l'affresco di Francesco da Milano raffigurante una Madonna col Bambino tra due santi e committente (1527), un pregevole Crocifisso ligneo di età barocca, l'affresco dell'inizio del XV secolo, assai deteriorato, con San Tommaso d'Aquino. La statua in arenaria della Madonna del Sacro Calice, inserita in una grande ancona lignea di stile neogotico (1921), copia dell'originale presente nella chiesa di San Zaccaria in Venezia, è da tempi immemorabili oggetto di venerazione e pellegrinaggio.

La torre campanaria, a pianta quadrata di stile romanico, il più antico manufatto del complesso architettonico dell'abbazia, si eleva all'incrocio della navata centrale con il transetto di destra.

All’interno del chiostro vi è una lapide che riporta, in eleganti caratteri gotici, la data e i nomi dei costruttori del chiostro (i monaci Arnaldo e Andrea e i magistros - capimastri - Zardino e Armano) sul quale si affacciano gli ambienti più importanti dell'abbazia: Sala del Capitolo, Refettorio, Biblioteca, Parlatorio. Al centro la tradizionale fontana con vasca monolitica Le arcatelle sono sostenute da colonnine singole, ofitiche, binarie e, agli angoli, a fasci di quattro. Differenti sono sia i fusti (tortili, liscati, lisci, ondulati, papiriformi o con decorazione a fiore di loto) che i capitelli (ora geometrici, ora naturalistici, ora simbolici).

Architettonicamente interessante è anche il cosiddetto Chiostrino dell'Abate, un'ala porticata con le due facciate interamente percorse da una loggetta ad archi su colonnine (1535).


FONTE: Wikipedia

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