Villa Caprera
Descrizione
La villa della nobildonna Foscarini è segnalata sin dal 17 marzo 1778 in un progetto di regolamentazione del torrente Muson e della roggia Musonello in territorio di Castello di Godego. Nell’800 il proprietario, un generale dell’esercito garibaldino, di cui non si è riusciti a rintracciare il nome, decise di intitolare la villa con il nome del paese dell’eroe dei due mondi. Successivamente anche la strada Bassanese, costruita nel 1830, che collega Bassano a Castelfranco Veneto, prenderà il nome della villa, mantenendolo fino ad oggi.
Nel ’900 Villa Caprera divenne proprietà degli eredi di Ubaldo Serena, famiglia ben nota a Castelfranco Veneto per l’attività di distillazione: era la loro villa di campagna.
Dal 20 novembre del 1947 diventò dimora stabile del marchese Vincenzo D’Ayala Valve, cavaliere dell’Ordine di Malta, di origine spagnola, nato a Napoli nel 1905, che sposò Silvia, una delle figlie di Ubaldo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi usarono la villa come base: si racconta che controllassero il territorio appostandosi sul pioppo più alto del parco. Mentre le cantine vennero utilizzate come ghiacciaia per le riserve di cibo.
Finita la guerra, Villa Caprera divenne ritrovo abituale della nobiltà europea grazie alle numerose feste date dai proprietari. Tra gli ospiti più illustri ricordiamo la regina Elisabetta ed il duca di Genova.
Dopo la morte del marchese Ayala Valve, nel 1995, gli eredi hanno abbandonato la villa, causando un grave deperimento sia alla costruzione che al parco.
È solo grazie a Fabrizio e Gloria Santi, i nuovi proprietari, che Villa Caprera è tornata agli antichi splendori: il restauro della villa e del parco costituisce un vanto per il patrimonio artistico e culturale locale.
Oggi, grazie all’impegno della famiglia Santi, tutti possono vivere in Villa Caprera momenti magici che solo un passato così ricco di storia può evocare.
Fonte: Villa Caprera