Oratorio di S.Agostino
Descrizione
La presenza di un luogo di culto in località Sant'Agostino, è già documentata verso la metà del 1700. Furono i conti Ferrarese ad edificarlo proprio per assicurare l'assistenza religiosa ai propri dipendenti. Della sua esistenza, vi sono varie testimonianze; un disegno anonimo della prima metà del settecento, annota, in località Sant’Agostino, la presenza della proprietà del conte Girolamo Ferrarese con annesso oratorio. Un'ulteriore riprova della presenza dell’oratorio è poi datata 1816 ed è relativa al periodo di dominazione francese; presenza confermata anche da una mappa del comune redatta nel 1845. Ad attestarne l’esistenza sono poi le visite pastorali ed in particolare quella del vescovo di Verona Pietro Aurelio Mutti tra il 1842 e il 1846. Dalla relazione di quegli anni risultano essere aperti, nel paese di Castagnaro, oltre alla parrocchiale, due oratori pubblici; quello di Sant'Agostino della famiglia Negrelli, inservibile perché troppo rovinato, e quello di S.Anna a Menà. Visto lo stato di quasi abbandono dell'oratorio, agli inizi del secolo scorso, il conte Dal Fiume, il successivo proprietario degli immobili e dell’oratorio sito in località Sant’Agostino, decise un intervento di restauro, ricompreso nel progetto di costruzione della villa e della casa del custode. Ma, nonostante questo risanamento, nei decenni seguenti lentamente, ma inesorabilmente, la chiesetta cominciò a sentire i segni del tempo con la sua conseguente chiusura fino ad un recente intervento coordinato tra comune di Castagnaro e Fondazione Cassa di Risparmio di Verona che ha portato al recupero del luogo di culto oggi accessibile visitabile. La chiesa si presenta con la facciata a nord e, accanto, il campanile. Vicino all'edificio sacro, un fabbricato e la scuola materna, separati dalla strada d'accesso. La facciata risulta larga 6,10 metri mentre l'ingresso centrale, 1,40. Al lati due coppie di lesene (colonne o paraste) le quali, con basamento riattato alla meglio in epoca recente, decorano il fronte della chiesa. Nella zona centrale, in alto, una lunetta con cornice in rilievo. Sopra l'ingresso, un prezioso timpano, con portale in pietra abbellisce la parete. Sul frontone, ai vertici laterali del triangolo, due zoccoli con sopra un vaso di pietra; sul vertice centrale, tre palle sovrapposte con una croce in ferro lavorato. I lati del frontone sono ornati da una cornice dentata e, al loro interno, fa bella mostra un piccolo rosone in marmo. La torre campanaria, di buona fattura e con alcune bifore, presenta un'inclinazione, alla base, di 35 cm.
a cura del dott. Francesco Occhi