Le stratificazioni rocciose delle Crepe Rosse, nelle vicinanze del Passo Fedaia, si ergono per poche decine di metri dai prati che scendono dal Monte Padon. Il vicino valico omonimo, spartiacque tra le valli di Davedino e Pettorina, è il passaggio obbligato della lunga e divertente discesa che caratterizza questo itinerario.
Lasciata Caprile si sale verso Colle Santa Lucia, proseguendo poi sui tecnici sentieri boschivi di Rucavà e Collaz e giungendo infine al sacrario di Pian dei Salesei. Con il successivo lungo tratto asfaltato nella Valle del Cordevole, sempre su medie pendenze eccetto il duro strappo di Vallaccia, si giunge così ad Arabba.
Si continua all’ombra del Sella sulle sterrate verso il Pordoi, imboccando poi la bella mulattiera che raggiunge la maestosa quinta di Col Vescovo e Surasass nella quale è incastonato il piccolo laghetto del Col Vescovo; proseguendo in leggera discesa sui segnavia giallo-rossi del Sentiero Geologico, e superando alcuni brevi passaggi non ciclabili, ci si innesta sulla pista da sci per Arabba.
La salita finale verso il Passo Padon rappresenta la parte più difficile di tutto il tour: per raggiungere il valico è necessario infatti superare due ripidissimi muri (20 minuti a piedi in totale) intervallati dal riposante e panoramico pianoro della Mesola. Terminata la scalata si abbandonano i grandiosi panorami sulle Dolomiti nord-orientali scendendo al cospetto della Marmolada, imboccando poi il tecnico sentiero verso le Crepe Rosse.
Prima della discesa conclusiva andrà però affrontata un’altra breve risalita in parte non ciclabile (meno di 10 minuti a piedi), al termine della quale non resta che fiondarsi finalmente sul bellissimo trail che scende nella Valle di Davedino.
Incontrata una mulattiera che permette di superare la contropendenza di Malga Laste, la discesa prosegue verso Roch sui veloci sentieri affacciati sul Civetta, divenendo in seguito più ripida e tortuosa nei boschi di Saviner di Laste, alle porte di Caprile.
Fonte: Themtbbiker.com