Lago di Braies
Descrizione
Il lago di Braies (Pragser Wildsee in tedesco) è un piccolo lago alpino situato in Val di Braies (una valle laterale alla Val Pusteria) a 1.496 m s.l.m. nel comune di Braies (BZ), a circa 97 km da Bolzano. Il lago giace ai piedi dell'imponente parete rocciosa della Croda del Becco e si trova all'interno del parco naturale Fanes - Sennes e Braies. È uno dei laghi più profondi della provincia autonoma di Bolzano, con ben 36 metri di profondità massima e una profondità media di 17. Il lago è di origine franosa, staccatasi dal Sasso del Signore. Il lago è una meta turistica, che attira per il colore blu intenso delle sue acque limpide e per lo scenario naturale in cui è immerso. In effetti il lago è circondato su tre lati da cime dolomitiche, tra cui la Croda del Becco. Il nome del lago è attestato nel 1296 come Hünz an den Se, nel 1330 come Praxersee, nel 1400 come See in Prags, nel 1620 come Pragsersee e nel 1885 come Pragser Wildsee; l'appellativo di wild ("selvaggio") è pertanto ottocentesco, e forse da ricollegare all'alpinismo che in quel periodo inizia a diventare un fenomeno di massa. Il nome italiano "lago di Braies" è del 1940. Presso l'Hotel del lago di Braies (Hotel Pragser Wildsee) si è verificato uno degli ultimi episodi della Seconda guerra mondiale in Italia. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, una larga porzione del territorio italiano fu annessa al Reich nazista e non più retrocesso alla Repubblica Sociale Italiana. Essa comprendeva il Trentino - Alto Adige e l'intera provincia di Belluno (Operationszone Alpenvorland, "Zona di operazione delle Prealpi"), e il Friuli-Venezia Giulia, l'Istria, il Quarnaro, la Dalmazia e l'Alta Val d'Isonzo (Operationszone Adriatisches Küstenland, "Zona di operazione del Litorale Adriatico"): in pratica i nazisti avevano annesso tutti i territori sotto il dominio austroungarico nel 1917. Nell'aprile del 1945 il Reichsführer delle Schutzstaffel (comandante supremo delle SS), Heinrich Himmler, in accordo con il capo dell'Ufficio per la Sicurezza del Reich, RSHA, il controspionaggio nazista, Ernst Kaltenbrunner, fece prelevare dai diversi campi di concentramento sparsi per la Germania tutti i prigionieri politici più in vista, e li fece concentrare a Villabassa in Val Pusteria, nella speranza di poterli scambiare con la propria incolumità, trattando con gli americani. Tutta la zona compresa tra la Baviera e il Trentino, nelle intenzioni dei gerarchi del Terzo Reich, costituiva il cosiddetto "Alpenfestung", ovvero l'estremo nido di resistenza all'avanzata degli Alleati. Tra i prigionieri, molti nomi illustri, quali l'ultimo cancelliere austriaco prima dell'Anschluss (l'annessione nazista dell'Austria, nel 1938), Kurt von Schuschnigg, e l'ultimo primo ministro della Terza Repubblica francese, Léon Blum. Le trattative fallirono considerata l'impresentabilità di Himmler ai fini di un salvacondotto. Ne approfittarono le SS stanziate in Italia, che poterono scambiare la resa e la vita dei personaggi di cui sopra con un salvacondotto. Per ricordare gli avvenimenti è stato istituito dal 2006, presso l'omonimo Hotel, lo Zeitgeschichtsarchiv Pragser Wildsee ("Archivio di storia contemporanea del lago di Braies") che organizza convegni e dibattiti e pubblica una collana scientifica, sempre attorno a temi legati della resistenza al nazismo.